Decreto Coesione: in arrivo contributi per l’avvio di nuove attività

Il Decreto Coesione (DL n. 60/2024) introduce incentivi e contributi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali. Si tratta di due misure agevolative distinte per area geografica: Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro Nord.

I destinatari delle due misure sono i giovani di età inferiore ai 35 anni in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • condizione di marginalità, di vulnerabilità  sociale  e  di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani,  donne  e lavoro 2021 – 2027;
  • inoccupati, inattivi e disoccupati;
  • disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

Le attività possono essere avviate sia sotto forma di ditta individuale che in forma collettiva (società cooperative, Sas, Snc, Srl e società tra professionisti).

Ma in cosa consistono le agevolazioni?

Si tratta di aiuti, sotto forma di voucher o in alternativa contributo a fondo perduto, concessi in “de minimis”, ai sensi del regolamento (UE) 2023/2831, che variano a seconda della misura.

Per Resto al Sud 2.0:

  • il voucher è utilizzabile per l’acquisto di beni, stru­menti e servizi per l’avvio delle attività e ha un importo massimo di 40.000 euro (elevabile a 50.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diret­ti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico);
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’impor­to dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 75% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 70% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Per l’autoimpiego Centro Nord:

  • il voucher è utilizzabile per l’acquisto di beni, stru­menti e servizi per l’avvio delle attività e ha un importo massimo di 30.000 euro (elevabile a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diret­ti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il rispar­mio energetico);
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’impor­to dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 65% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 60% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Sarà un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con Ministero Economia e Finanze e Ministero Affari europei, sud, coesione e PNRR a definire modalità e termini per l’attivazione delle iniziative.

 

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN