Comunicazione di irregolarità, il Fisco scrive: come rispondere?

Le comunicazioni di irregolarità (cd avvisi bonari) sono emesse a seguito dell’attività di controllo sulle dichiarazioni fiscali, sulla base dei dati dichiarati dal contribuente o, comunque, in possesso dell’Agenzia delle Entrate (c.d. controllo automatico, ex articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973 e articolo 54-bis del Dpr n. 633/1972).
Il controllo automatico della dichiarazione potrebbe dar luogo a una comunicazione di irregolarità dal fisco che viene portata a conoscenza del contribuente mediante:

  • Raccomandata A/R presso il domicilio fiscale del contribuente che ha presentato la dichiarazione;
  • Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC);
  • Il canale Entratel all’intermediario mittente telematico della dichiarazione.

E’ fatto obbligo per gli intermediari di informare il cliente di studio del ricevimento della comunicazione.

In seguito all’analisi della comunicazione di irregolarità dal Fisco, il contribuente:

  • riconosce la correttezza degli esiti del controllo;
  • ritiene non corretta la comunicazione ricevuta in quanto alcuni dati o elementi non siano stati considerati o valutati correttamente.

Nel primo caso, il contribuente regolarizza la posizione entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione o di quella definitiva emessa a seguito della eventuale rideterminazione delle somme a debito in sede di autotutela. La regolarizzazione si effettua pagando l’imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta a 1/3 di quella ordinariamente prevista nei casi di omesso e tardivo versamento di imposte. In caso di avviso telematico all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, il termine per effettuare il pagamento e fruire della sanzione ridotta è di 90 giorni da quando l’avviso è reso disponibile all’intermediario.

E’ possibile rateizzare le somme richieste fino a un numero massimo 20 rate trimestrali di pari importo. Per farlo, deve utilizzare il servizio “Predisposizione di un nuovo piano di rateazione” accessibile da due differenti percorsi:

  1. Home → Cittadini → Pagamenti e rimborsi → Calcolo dei pagamenti → Comunicazioni in seguito a controllo automatico e formale – calcolo delle rate →Accedi ai servizi
  2. Home → Schede informative e servizi → Pagamenti → Comunicazioni in seguito a controllo automatico e formale – calcolo delle rate →Accedi ai servizi.

La prima rata va versata entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione, 90 giorni per gli avvisi telematici all’intermediario. Le rate successive, invece, devono essere versate entro l’ultimo giorno di ogni trimestre.

Nel secondo caso, il contribuente, in seguito di controllo automatico dove emergono inesattezze, può rivolgersi:

  • a un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, previo appuntamento, fornendo gli elementi comprovanti la correttezza dei dati dichiarati. Se l’ufficio provvede alla rettifica parziale della comunicazione, il termine per usufruire della riduzione della sanzione decorre dalla data di comunicazione della correzione da parte dell’ufficio. In questo caso, al contribuente viene consegnato un nuovo modello di pagamento con l’indicazione dell’importo rettificato. Trascorso il termine per usufruire della riduzione della sanzione (30 giorni) e in assenza del versamento richiesto, viene intrapreso il procedimento ordinario di riscossione per il recupero dell’imposta, dei relativi interessi e della sanzione nella misura piena (iscrizione a ruolo).
  • alle Sezioni di assistenza multicanale, telefonando ai numeri 800.90.96.96 (da telefono fisso – numero verde gratuito) o 0696668907 (da telefono cellulare – costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore).
  • Per avere assistenza sulla comunicazione ricevuta è disponibile, inoltre, il servizio telematico “Civis”. Dopo aver fatto l’accesso nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate (con le proprie credenziali SPID, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi), bisogna selezionare la voce “Servizi” e scrivere “Civis” nel campo “Cerca il servizio”. Quindi, va selezionata la voce “Assistenza comunicazioni e cartelle”. Per inviare la documentazione eventualmente richiesta dall’ufficio per la trattazione dell’istanza, è possibile utilizzare il servizio “Consegna documenti”, disponibile nella sezione “Suggerimenti” dell’area riservata.

 

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN