IMU su eredità non accettate: cosa sapere

Nel contesto delle successioni, la questione degli immobili ereditati ma non accettati può risultare complessa, anche in considerazione del soggetto passivo tenuto al versamento dell’IMU. Vediamo come la normativa affronta questa situazione e quali sono le implicazioni pratiche per i chiamati all’eredità.

Quando si apre una successione, vengono individuati i chiamati all’eredità tra i soggetti menzionati nel testamento o tra i congiunti del defunto. Tuttavia, la qualità di erede si acquisisce solo con l’accettazione dell’eredità, che può avvenire anche in modo tacito, attraverso atti che dimostrano la volontà di non rinunciare.

Normativa e tempistiche

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi da uno dei chiamati o eredi, elencando tutti gli aventi diritto. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate trasmette le informazioni ai Comuni interessati, eliminando così la necessità della dichiarazione IMU. Questo processo è valido se tutti i chiamati accettano l’eredità. Ma cosa succede se un chiamato non accetta o rinuncia?

Il chiamato ha dieci anni per accettare l’eredità, dopo i quali il diritto si prescrive. Se il Comune tenta di recuperare l’IMU dai soggetti indicati nelle risultanze catastali, potrebbe commettere errori, poiché alcuni chiamati potrebbero aver rinunciato o non aver accettato.

Soluzioni legali

Per risolvere queste problematiche, il Comune può attivare l’actio interrogatoria, prevista dall’art. 481 c.c., chiedendo al Tribunale di fissare un termine per l’accettazione. In mancanza di una dichiarazione, verrà nominato un curatore dell’eredità giacente.

La giurisprudenza, come evidenziato dall’ordinanza 22.07.2021, n. 21006, stabilisce che un chiamato all’eredità che non ha accettato e vi ha rinunciato non può essere considerato responsabile per i debiti del defunto, inclusi quelli tributari. Questo principio vale anche se il chiamato è indicato nella dichiarazione di successione come rinunciatario.

Si tratta di un’informazione importante da considerare in vista dell’imminente scadenza per il versamento del primo acconto IMU, fissata per lunedì 17 giugno p.v.