Legge 104/92: ecco come cambia

Il decreto 62/2024 (cosiddetto Decreto Disabilità) introduce importanti novità per la Legge 104 del 5 febbraio 1992, in materia di disabilità e invalidità, a partire dal 30 giugno 2024 e cioè dalla data di entrata in vigore (anche se alcune disposizioni saranno applicabili dal gennaio 2025).
Quali sono le principali modifiche alla legge 104? E cosa cambia per i soggetti interessati?

Quali sono le principali novità alla legge 104/92?

Partiamo dalla nuova definizione di persona con disabilità. L’articolo 3 della nuova Legge 104/92 definisce chi ha diritto alle agevolazioni previste dalla norma. La nuova definizione di persona con disabilità include chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, interagendo con barriere di diversa natura, possono ostacolare la partecipazione piena ed effettiva nei contesti di vita, su base di uguaglianza con gli altri, accertate attraverso la valutazione di base.

La valutazione di base è il procedimento unitario volto al riconoscimento della condizione di disabilità che comprende ogni accertamento dell’invalidità civile previsto dalla normativa vigente.

Attraverso la valutazione di base vengono individuate le prestazioni da erogare spettanti alla persona con disabilità, in relazione alla necessità di sostegno, lieve o medio, intensivo o molto elevato. Nel momento in cui, la minorazione riduce l’autonomia personale del soggetto rendendo necessario un intervento assistenziale permanente, il sostegno è di tipo intensivo e determina la priorità negli interventi dei servizi pubblici.

Come si svolge la valutazione di base della disabilità?

La valutazione di base per definire la disabilità della persona si svolge in un’unica visita collegiale e l’intero processo valutativo deve concludersi entro 90 giorni dalla ricezione del certificato medico introduttivo, con tempistiche ridotte per patologie oncologiche e minori, dove i tempi si riducono rispettivamente a 15 giorni e 30 giorni.

Determinata la condizione di disabilità, si acquisisce una tutela che è proporzionata al grado di disabilità con priorità per le necessità di sostegno intensivo, che può includere anche prestazioni volte a favorire l’inclusione scolastica e lavorativa.

Tra le novità previste, si segnala l’introduzione del Progetto di Vita Individuale, Personalizzato e Partecipato, che mira a realizzare gli obiettivi personali della persona disabile, migliorando le condizioni di vita e favorendo l’inclusione sociale. Una volta completata la valutazione di base, la commissione esaminatrice comunica alla persona interessata la possibilità di elaborare il progetto di vita individuale.

Il progetto di vita individua, per qualità, quantità ed intensità, gli strumenti, le risorse, gli interventi, i benefici, le prestazioni, i servizi e gli accomodamenti ragionevoli, volti anche a eliminare e a prevenire le barriere (qui un approfondimento sul bonus barriere architettoniche) e ad attivare i supporti necessari per l’inclusione e la partecipazione della persona nei diversi ambiti di vita (scolastici, formazione, abitativi, lavorativi e sociali).

Altra novità di rilievo è l’introduzione del concetto di Accomodamento Ragionevole (articolo 5-bis della Legge 104/92) che mira a garantire una maggiore tutela dei diritti delle persone con disabilità.

L’accomodamento ragionevole punta a garantire alle persone con disabilità tutti i diritti umani e le libertà fondamentali attraverso le varie modifiche e gli adattamenti necessari e appropriati per una vita normale. Si tratta di prevedere modifiche ambientali e adattamenti fisici negli edifici, modifiche procedurali per l’accesso ai servizi, modifiche nei tempi e nei metodi di lavoro/studio, fornitura di ausili tecnologici e dispositivi tecnologici che facilitano l’accesso all’informazione e alla comunicazione e altre misure agevolative.

L’accomodamento ragionevole deve risultare necessario, adeguato, pertinente e appropriato rispetto all’entità della tutela da accordare e alle condizioni di contesto nel caso concreto, nonché compatibile con le risorse effettivamente disponibili allo scopo.

Quali sono gli obiettivi delle modifiche?

Gli obiettivi del nuovo decreto sono la ridefinizione della condizione di disabilità, la riforma delle procedure di accertamento delle diverse forme di invalidità, la promozione di una valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto di Vita Individuale e Personalizzato.

In buona sostanza, si vuole semplificare la procedura di riconoscimento dell’invalidità, garantire una valutazione accurata e personalizzata delle condizioni di disabilità e promuovere una maggiore integrazione sociale e lavorativa ai soggetti interessati.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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