Riforma dello sport: la nuova figura del lavoratore sportivo tra adempimenti, obblighi e agevolazioni

Settembre è un mese importante per le associazioni e società sportive; quest’anno la riapertura è accompagnata da un contesto normativo complesso, frutto di quasi due anni di continue novità normative che hanno costretto i dirigenti sportivi a rivedere profondamente le loro modalità di gestione.

La riforma dello sport, entrata in vigore a luglio 2023, ha richiesto un lungo processo di implementazione, con chiarimenti e provvedimenti attuativi rilasciati in maniera graduale. Anche questa stagione 2024/2025 si apre sotto il segno di importanti cambiamenti normativi, alcuni dei quali sono ancora in fase di definizione. Diversi aspetti rimangono aperti, in particolare quelli legati alla fiscalità, per cui è attesa con grande interesse la circolare dell’Agenzia delle Entrate, l’ultimo ente che deve ancora fornire indicazioni interpretative. Esaminiamo i principali punti della riforma.

  1. Definizione di Lavoratore Sportivo

Per la prima volta, con la riforma dello sport, viene fornita la definizione di “lavoratore sportivo”, che include oltre a: atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico e direttore di gara anche ogni altro tesserato che svolge verso un corrispettivo a favore dei soggetti di cui al primo periodo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva.

Le mansioni sono comunicate al Dipartimento per lo Sport attraverso CONI e CIP, entro il 31 dicembre di ogni anno e sono approvate con decreto dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali (dpcm del 26/01/2024 e dpcm del 25/07/2024 che integra il primo elenco di mansioni).

  1. Contratti di Lavoro

Ricorrendone i presupposti, l’attività di lavoro sportivo può costituire oggetto di un rapporto di:

  • lavoro subordinato
  • lavoro autonomo, anche nella forma di collaborazioni coordinate e continuative ai sensi dell’articolo 409, comma 1, n. 3 del codice di procedura civile.

Gli enti che fanno parte dell’ordinamento sportivo possono avvalersi anche di prestatori di lavoro occasionale.

Lavoro sportivo

  1. Tutela Previdenziale e Assicurativa

Una delle novità più rilevanti della riforma è l’obbligo di iscrizione, per i lavoratori sportivi autonomi, alla gestione separata INPS. L’obbligo contributivo scatta al superamento di € 5.000,00 di compenso annuo calcolato in base al regime di cassa.

Le aliquote contributive (IVS e contr. minori) si applicano solo sulla parte di compenso eccedente i € 5.000,00.

Inoltre, fino al 31/12/2027, la base imponibile su cui calcolare la parte previdenziale (IVS) è ridotta del 50%. Tale riduzione avrà riflessi ai fini dell’accertamento del diritto e della misura del trattamento pensionistico. Non subisce riduzione la base imponibile su cui calcolare i contributi minori.

Aliquote contributive cococo:

IVS Contributi minori Totale Ripartizione
25% 2,03% 27,03% 1/3 lavoratore 2/3 committente


Aliquote contributive titolari di P.IVA:

IVS Contributi minori Totale Ripartizione
25% 1,23% 26,23% a carico professionista con possibilità di rivalsa del 4%

 

Con il versamento dei contributi ai lavoratori sportivi viene garantita, oltre alla pensione, la tutela a malattia, maternità e disoccupazione.

  1. Regime Fiscale

I compensi da lavoro sportivo nel settore dilettantistico non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo di 15.000 euro, concorrono a formare il reddito per il percipiente solo la parte eccedente.

All’atto del pagamento il lavoratore sportivo rilascia l’autocertificazione attestante l’ammontare dei compensi percepiti per le prestazioni sportive dilettantistiche rese nell’anno solare.

  1. Gli adempimenti e le semplificazioni

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche non assolve solo alle funzioni di certificazione della natura sportiva dilettantistica dell’attività svolta dagli enti sportivi dilettantistici (art. 5, D.lgs. 39/2021), bensì si rivela fondamentale anche per la semplificazione di tutti quegli adempimenti connessi ai rapporti di lavoro nel settore dello sport dilettantistico.
Si potranno assolvere in maniera semplificata vari adempimenti, con particolare riguardo a:

  • Unilav sport
  • Compensi
  • Stampa F24
  • Uniemens
  1. I Volontari

Il volontario è colui che non percepisce alcun compenso, possono essere riconosciuti rimborsi forfettari per le spese sostenute per attività svolte anche nel proprio comune di residenza, nel limite complessivo di 400 euro mensili, in occasione di manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti dalle FSN, DSA, EPS, dal CONI, dal CIP e dalla società Sport e salute S.p.a. purché questi ultimi individuino, con proprie deliberazioni, le tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso.

Sono richiesti degli adempimenti anche per i volontari da gestire attraverso il RAS ma la funzionalità non è ancora attiva.

  1. Dipendenti pubblici

Il decreto “istruzione e sport” introduce delle semplificazioni per i dipendenti pubblici che prestano attività di lavoro sportivo in favore di ASD/SSD:

  • tali soggetti, se percepiscono compensi derivanti da lavoro sportivo non superiori a 5.000,00 euro annui, possono limitarsi a operare una semplice comunicazione all’amministrazione di appartenenza, anziché richiedere la specifica autorizzazione richiesta per i lavoratori sportivi con compensi superiori a 5.000,00 euro;
  • Viene concesso più tempo agli enti sportivi per comunicare all’amministrazione di appartenenza del lavoratore sportivo l’ammontare dei compensi erogati ai dipendenti pubblici (comma 11 dell’art. 53 del D.Lgs. 165/2001); in luogo del termine di 15 giorni dall’erogazione del compenso, viene ora stabilito che il sodalizio avrà tempo fino al 30° giorno successivo alla fine di ciascun anno di riferimento, ovvero alla cessazione del relativo rapporto di lavoro se intervenuta precedentemente per comunicare, in un’unica soluzione i compensi erogati nell’anno precedente al pubblico dipendente in qualità di lavoratore sportivo.

 

Franca Fabietti – Dott. commercialista e Revisore legale dei Conti in Roma
Relatrice Unoformat


Desideri approfondire i cambiamenti apportati dalla Riforma del lavoro sportivo?
C’è ancora qualche posto disponibile per il webinar specialistico Unoformat, in programma mercoledì 2 ottobre:

La Riforma dello Sport: la nuova figura del lavoratore sportivo tra adempimenti, obblighi ed analisi delle agevolazioni

Perché partecipare:

  • faremo un’analisi sistematica della riforma del lavoro sportivo;
  • evidenzieremo le ultime novità su volontari e dipendenti pubblici (Legge 29/07/2024 n. 106, in G.U. n. 177 del 30/07/2024, che ha convertito in legge – con modifiche – il decreto “Istruzione e sport” n. 71 del 31 maggio 2024) e gli adempimenti connessi;
  • analizzeremo i singoli rapporti di lavoro con una trattazione approfondita riguardo ai compensi dei co.co.co (CCNL LAVORATORI DELLO SPORT);
  • esamineremo le singole tutele e la cumulabilità dei compensi sportivi con Naspi e Pensioni;
  • discuteremo su una questione ancora aperta: la franchigia fiscale e i professionisti in regime forfettario;
  • riepilogheremo le problematiche ancora aperte.

Quando: mercoledì 2 ottobre, dalle 9:00 alle 13:00
Relatori: Franca Fabietti, Dottore commercialista e Revisore legale dei Conti in Roma
Maurizio Falcioni – Ragioniere commercialista in Rimini
Costo:60 € + iva
Accreditamento:
4 CFP per DCEC, INT e CDL

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