Bolletta dell’energia elettrica: come leggerla correttamente

Saper gestire le spese domestiche o aziendali, in particolare quelle relative ai consumi energetici, è una capacità fondamentale per la corretta amministrazione delle risorse economiche, in famiglia ma anche a livello professionale.

Spesso ci si limita alla sola verifica dell’importo da pagare indicato in bolletta. Tuttavia, comprenderne la struttura è essenziale per ottimizzare i costi e garantire una consapevole e responsabile gestione dei costi. Capiamo insieme come si compone una bolletta dell’energia elettrica e come si procede alla sua lettura.

Voci di spesa presenti nella bolletta energetica

La bolletta dell’energia elettrica è composta da diverse voci, ognuna delle quali partecipa alla determinazione dell’importo totale da versare al fornitore. Analizziamo nel dettaglio le principali voci di spesa presenti in una qualsiasi bolletta:

Spesa per la materia energia

Questa voce riflette il costo sostenuto dal fornitore per l’acquisto e la distribuzione dell’energia elettrica al cliente. Si suddivide a sua volta in:

  1. CCV (Corrispettivo Commercializzazione e Vendita): sono le spese per la gestione del cliente. Si tratta di un costo fisso che in passato veniva regolato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e che oggi è invece determinato liberamente dal fornitore;
  2. spese per la materia prima energia: il costo dell’energia fornita, che dipende dalla tariffa sottoscritta dal consumatore e che quindi varia in base al fornitore;
  3. dispacciamento: costo fisso determinato dall’ARERA.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Rappresenta il costo relativo alle operazioni di trasporto dell’energia dal punto di produzione fino al contatore del cliente finale. Sono spese uguali per tutti i fornitori e comprendono:

  1. quota fissa: un costo fisso mensile espresso relativamente al singolo cliente in €/mese;
  2. quota potenza: si riferisce al costo per la potenza impegnata e viene espresso in €/kW/potenza;
  3. quota energia: è il costo relativo al consumo energetico durante il periodo di fornitura.

Spese per oneri di sistema

Sono le spese che contribuiscono al finanziamento delle attività di gestione del sistema elettrico e di incentivazione delle fonti rinnovabili. Si compone di una quota energia decisa dall’ARERA e, di conseguenza, non varia da un fornitore a un altro.

Imposte
Includono l’accisa e l’IVA, regolate dall’Agenzia delle Dogane e applicate a tutte le bollette.

Bolletta elettrica: elementi ulteriori e dati utili

Oltre alle voci di spesa, la bolletta contiene una serie di dati che non possono essere tralasciati per avere una comprensione completa di tale documento. Si tratta di dati utili non solo per verificare la correttezza dell’importo segnalato, ma anche per analizzare l’andamento dei consumi energetici domestici o aziendali e identificare così potenziali inefficienze.

Abbiamo quindi:

  • informazioni sulla fornitura: codice POD, indirizzo di fornitura, tipologia tariffaria e tipologia di utenza (domestica o altri usi);
  • informazioni sul cliente: nome e cognome, codice cliente, codice fiscale dell’intestatario della fornitura;
  • informazioni sul fornitore: ragione sociale dell’azienda, indirizzo, recapiti telefonici;
  • sintesi della fatturazione: riepilogo dei dati di fattura, comprensivo dell’importo totale da pagare, del periodo di riferimento e delle date di emissione e di scadenza della fattura;
  • sintesi degli importi fatturati: spesso rappresentata da un grafico a torta, indica in maniera immediata la ripartizione dell’importo totale sulle varie voci di spesa;
  • dettaglio delle letture: riporta le specifiche sui dati registrati dal contatore nel periodo di riferimento indicato. Può trattarsi sia di una lettura reale che di una lettura stimata, a seconda del fornitore;
  • dettaglio dei consumi: fornisce una suddivisione dei consumi energetici per le diverse fasce orarie (F1, F2, F3), per permettere di comprendere in quali momenti della giornata si hanno i maggiori consumi;
  • costo medio unitario: valore ottenuto dividendo l’importo totale della bolletta per il consumo energetico fatturato (in kWh);
  • comunicazioni al cliente: eventuali informazioni, avvisi o novità riguardanti la tariffa, aggiornamenti normativi, bonus o altro.

L’importanza di comprendere la bolletta elettrica

Conoscere e saper leggere la bolletta energetica in ogni sua parte permette di gestire con consapevolezza e efficacia i propri costi domestici o i costi aziendali. Un controllo attento sulla bolletta porta infatti a un’ottimizzazione dei consumi e a un conseguente risparmio economico.

Inoltre, sviluppare una conoscenza delle varie voci presenti in bolletta rende anche più semplice confrontare diverse offerte tra loro, per selezionare quella più vantaggiosa in base alle proprie esigenze. Questo facendo sempre attenzione a selezionare fornitori di energia affidabili, trasparenti e disponibili verso i propri clienti.

 

Riccardo Tessari – Centro Studi CGN