ESG e commercialisti: le grandi opportunità di un nuovo business

La sostenibilità d’impresa non è una moda passeggera, ma un cambiamento epocale a livello sociale ed economico.
Un mondo ampio, complesso e anche sottovalutato, perché non riguarda solo l’impegno delle aziende verso il risparmio energetico o la riduzione del proprio impatto ambientale. Comprende anche i temi legati alla Governance, all’etica d’impresa, alla trasparenza nel management, alla misurazione degli impatti sociali sia interni che esterni all’azienda.

Le organizzazioni che hanno l’intenzione di diventare sempre più sostenibili (è un percorso, mai un traguardo) non si occupano solo di tutela ambientale e modelli etici di consumo energetico, ma si impegnano a costituire prima di tutto una governance solida, robusta, capace di considerare i propri stakeholder nelle proprie scelte strategiche.

Evoluzione ESG: un grande cambiamento anche per le PMI?

La sostenibilità va “imboccata” con visione e coraggio. Oggi cioè le aziende non possono più limitarsi a conformarsi ai vincoli normativi, ma devono attivarsi e prepararsi per rispondere a un mercato sempre più esigente.

La Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) chiede alle imprese di identificare e valutare gli impatti delle proprie attività sui fattori ESG lungo l’intera catena del valore. Ciò significa che nell’analisi di impatto, bisogna considerare sia le imprese con cui un’azienda collabora a monte (fornitori) che a valle (clienti).

Per esempio, la predisposizione di un reporting di sostenibilità non può essere considerato solo come un mero adempimento. Si tratta invece del “tassello essenziale” di un percorso più ampio, che include governance, indirizzo strategico, modello di gestione, amministrazione, finanza, controllo e comunicazione.

Se però questi temi risultano più abbordabili per le aziende con una cultura d’impresa orientata ai temi ESG (e che hanno già avviato percorsi interni), per molte realtà aziendali italiane il mondo della sostenibilità sembra una montagna da scalare. Per non dire una scocciatura.

ESG: come cambia il ruolo del commercialista?

In tutto questo, il ruolo del commercialista diventa sempre più strategico.

Con un opportuno approccio, i professionisti oggi hanno l’imperdibile occasione di strutturarsi per divenire dei partner strategici per i propri clienti. Cioè delle figure di riferimento consulenziale e operativo, per proporre alle aziende l’avvio di un processo di sviluppo sostenibile.

Tutto questo con un servizio di consulenza ESG completo e integrato, che sappia soddisfare le esigenze specifiche. Non solo quelle riguardanti la rendicontazione, ma anche le attività di assessment, analisi dei dati e strategia di sostenibilità.

Per questo oggi i professionisti non hanno bisogno solo di software che semplifichino e velocizzino le operazioni, ma di partnership con consulenti ESG che li accompagnino nella gestione delle attività: selezione dei possibili servizi da offrire, check list delle attività, modalità e tempistiche di follow up.

Commercialisti e ESG: chi non evolve, esce dal mercato

Nel 2025 lo possiamo dire: i professionisti che non si preparano a padroneggiare le materie ESG, saranno fortemente ridimensionati nel mercato. Col rischio di uscirne del tutto.

Per alcuni principali motivi:

  • Molti non possiedono le competenze tecniche specifiche per gestire le materie ESG (che esulano dalla formazione tradizionale dei commercialisti);
  • Hanno scarsa familiarità con strumenti e metodologie ESG, o ne sottovalutano la complessità (es. fase di raccolta e misurazione dei dati);
  • Partecipano a corsi teorici che trasmettono troppe nozioni e pochi strumenti (che richiederebbero invece affiancamenti pratici da parte di professionisti esperti);
  • Hanno difficoltà comunicative nel presentare al proprio target una materia nuova come questa;
  • Hanno talvolta una presenza web inefficace e non sfruttano sempre i canali social professionali (es. LinkedIn) per trovare opportunità di contatto.

Vediamo il lato positivo: nonostante sia una materia che richiede impegno e dedizione, l’evoluzione del settore ESG offre ai commercialisti almeno due grandi opportunità:

  • acquisire nuove competenze, tramite studio e approfondimento personale;
  • ampliare il proprio raggio d’azione professionale, anche tramite la partecipazione ad eventi e l’interazione in network digitali con community di riferimento.

 

Enrico Chiari – Centro Studi CGN
Corporate Social Responsibility Manager CGN


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Allora la diretta Unoformat di mercoledì 12 febbraio 2025 è quel che fa per te:

“La revisione della sostenibilità e la normativa CSRD: il ruolo del commercialista tra normativa e opportunità”

Quando: mercoledì 12 febbraio, dalle 10 alle 12
Crediti formativi: 2 CFP, materie caratterizzanti Gruppo D
Relatori:

  • Dott. Alberto Frate
  • Dott. Giulio Corazzaiscriviti ora