A partire dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione “ATECO 2025” che sostituisce quella attuale. L’obiettivo di questa revisione è armonizzare la classificazione italiana con quella europea, migliorando la rappresentazione delle attività economiche emergenti. Cosa cambia per gli operatori IVA con i nuovi codici ATECO 2025?
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2024 è stato pubblicato il Comunicato ISTAT relativo alla classificazione ATECO 2025. La nuova classificazione è il risultato di un processo di valutazione e aggiornamento della classificazione precedente (ATECO 2007 aggiornamento 2022).
Come specificato dallo stesso ISTAT, dal 1 gennaio 2025 la classificazione in vigore è ATECO 2025 e l’adozione sarà operativa a partire dal 1° aprile 2025. Dal sito internet dell’ISTAT si potrà navigare all’interno della classificazione e ricercare o individuare il codice ATECO di un’attività economica attraverso la descrizione della stessa.
Cosa sono i codici ATECO?
Ricordiamo che la classificazione ATECO altro non è che l’elencazione delle attività economiche adottata dall’ISTAT per finalità statistiche cioè per la produzione e la diffusione di dati statistici ufficiali. A livello nazionale, la classificazione ATECO è utilizzata anche per finalità di natura amministrativa come la classificazione delle attività esercitate ai fini fiscali e amministrative.
Il codice ATECO ottenuto può essere utilizzato in sede di registrazione di una partita IVA presso le Amministrazioni di riferimento, come l’Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate ed il Registro delle Imprese tenuto presso le Camere di Commercio.
Per semplificare il processo di transizione è stata elaborata una tabella operativa di riclassificazione tra la versione ATECO 2007 e la versione ATECO 2025. La tabella sarà pubblicata sul sito dell’ISTAT nel 2025 in modo tale che imprese e professionisti interessati potranno verificare, confermare o modificare le proposte di ricodifica dei codici adottati dall’ISTAT.
Cosa cambia per gli operatori IVA nell’utilizzo dei nuovi codici ATECO 2025?
Dal punto di vista fiscale, gli operatori economici IVA dovranno utilizzare i codici attività indicati nella nuova classificazione 2025 negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate, salva diversa indicazione riportata nelle istruzioni dei modelli fiscali e agli altri enti e/o uffici.
L’adozione della nuova classificazione ATECO 2025 non comporta però, per l’operatore economico, l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione prevista dagli articoli 35 e 35 ter del D.P.R. 633/72.
Tuttavia se l’operatore IVA ritenesse necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate una nuova codifica che meglio rappresenta l’attività svolta, dovrà effettuare la comunicazione di variazione all’Agenzia delle Entrate tramite il modello AA7/10 in caso di società, il modello AA9/12 per le imprese individuali e i lavoratori autonomi e il modello AA5/6 in caso di enti non commerciali.
Se l’operatore IVA è iscritto nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio dovrà effettuare la dichiarazione utilizzando la Comunicazione Unica messa a disposizione da UnionCamere.
Per molte attività “nuove” o mai classificate prima, l’adozione della classificazione ATECO 2025 potrebbe comportare la modifica del precedente codice di attività con le eventuali conseguenze in ambito fiscale e previdenziale.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
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