L’affitto d’azienda: uno strumento flessibile nella gestione del passaggio del compendio

L’affitto d’azienda è l’operazione straordinaria attraverso la quale si verifica un passaggio temporaneo dell’azienda (o di un suo ramo), ossia “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”, dal proprietario o concedente (imprenditore individuale o collettivo) ad un altro soggetto (affittuario).

L’operazione in esame è di particolare interesse nella prassi professionale per la sua spiccata flessibilità operativa e per il fatto che la normativa civilistica lascia ampio spazio all’autonomia negoziale delle parti.

Con l’istituto in esame, la titolarità dell’azienda rimane in capo al concedente anche a trasferimento avvenuto, mentre l’affittuario acquista il diritto al godimento della stessa e si sostituisce nella gestione del compendio aziendale, acquisendo lo status di imprenditore.

In buona sostanza, la gestione dell’azienda ed il conseguente diritto agli utili viene trasferito, per un periodo di tempo determinato e a fronte di un corrispettivo contrattualmente pattuito, dal concedente all’affittuario che ne assume a tutti gli effetti la disponibilità.

Il contratto di affitto d’azienda si qualifica, pertanto, come un contratto:

  1. consensuale, in quanto il diritto di godimento dell’azienda da parte dell’affittuario nasce per effetto del consenso delle parti;
  2. sinallagmatico, in quanto il godimento dell’azienda è bilanciato dall’obbligo di versare il canone, con un pieno nesso di reciprocità;
  3. ad esecuzione continua e periodica.

Le motivazioni che spingono il concedente a ricorrere all’affitto d’azienda piuttosto che ad altre operazioni straordinarie possono riguardare sia la sua sfera soggettiva (personale o familiare), che da valutazioni economiche frutto del confronto tra il rendimento direttamente derivante dall’attività d’impresa e la congrua remunerazione derivante dal canone percepito.

Una delle motivazioni di carattere soggettivo è rappresentata dal “passaggio generazionale” del compendio aziendale: qualora gli eredi, pur volendo proseguire l’attività imprenditoriale, non siano in grado nel breve termine di sostenere un rilevante impegno finanziario connesso all’acquisizione dello stesso, la soluzione dell’affitto d’azienda potrebbe rappresentare lo strumento più idoneo.

Da evidenziare, infine, il frequente ricorso all’operazione di affitto d’azienda nell’ambito delle soluzioni negoziali della crisi d’impresa e nelle procedure concorsuali in un’ottica di migliore soddisfacimento dei creditori.

 

Dott. Alessandro Braggion – Centro Studi CGN

Senior Partner Studio SIRRI GAVELLI ZAVATTA & ASSOCIATI


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“L’affitto d’azienda: profili civilistici e fiscali”

Quando: martedì 25 marzo, dalle 10:00 alle 12:00
Relatore: dott. Alessandro Braggion

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