Polizza catastrofale per le imprese: obbligo e regole in vigore dal 14 marzo 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il decreto sulle polizze per eventi catastrofali per le imprese: obbligo in vigore dal 14 marzo 2025, con implicazioni sugli aiuti di Stato. Il 27 febbraio 2025, il MEF ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 il decreto che introduce l’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative contro i rischi catastrofali e ufficializza l’entrata in vigore di questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2024, a partire dal 14 marzo 2025.​

Chi è soggetto all’obbligo?

Il decreto MEF ha confermato anche le tipologie di imprese tenute a stipulare, entro il 31 marzo 2025, contratti assicurativi a copertura dei danni causati da eventi catastrofali (in gergo assicurativo frequentemente abbreviati in CAT NAT), che includono terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, che possono danneggiare terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.​
L’obbligo assicurativo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, commi 101-111) e riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia, così come quelle estere che operano stabilmente nel Paese e risultano iscritte alla Camera di Commercio, che avranno tempo per adeguarsi fino al 31 marzo 2025, pena la perdita di agevolazioni pubbliche e garanzie statali. Per i settori della pesca e dell’acquacoltura, invece, il termine è prorogato al 31 dicembre 2025.

Sono esentate dall’obbligo:

  • le imprese agricole, disciplinate dall’art. 2135 del Codice Civile, in quanto già coperte dal Fondo mutualistico nazionale per eventi meteoclimatici estremi (alluvioni, gelate e siccità);
  • le imprese con beni immobili irregolari, ovvero quelli costruiti senza le necessarie autorizzazioni o soggetti a abusi edilizi, anche successivi alla loro realizzazione.

La polizza catastrofale dovrà coprire i beni aziendali indicati nell’articolo 2424 del Codice Civile, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3).

Cosa copre la polizza catastrofale?

La polizza CAT NAT deve garantire la copertura dei danni materiali e diretti subiti dai beni aziendali a seguito di eventi catastrofali.
È fondamentale che le imprese valutino attentamente le clausole contrattuali per assicurarsi una protezione adeguata alle proprie esigenze specifiche ma soprattutto che comprendano la ratio alla base dell’introduzione di questo obbligo, che rappresenta un passo significativo verso la tutela del patrimonio aziendale e la resilienza del tessuto imprenditoriale italiano, volta a garantire la continuità operativa e l’accesso agli strumenti di supporto pubblico in caso di calamità naturali.​

Implicazioni fiscali

I premi versati per la polizza catastrofale sono deducibili dal reddito d’impresa, secondo le disposizioni vigenti. Imprese e persone giuridiche interessate dall’obbligo di polizza catastrofale sono invitate a consultare il proprio consulente fiscale per una corretta gestione delle deduzioni.

Sanzioni e conseguenze per le imprese inadempienti

Il decreto non prevede sanzioni amministrative dirette per le imprese che non stipulano la polizza obbligatoria. Tuttavia, l’inadempienza può influire negativamente sull’accesso agli aiuti di Stato. In caso di eventi catastrofali, le imprese non assicurate potrebbero vedere ridotti o esclusi i contributi pubblici destinati al risarcimento dei danni subiti.

 

Marco Canese – Centro Studi CGN