La spinta crescente verso l’adozione di energia rinnovabile ha reso sempre più urgente la necessità di certificarne la provenienza, al fine di assicurare l’origine effettivamente green di tale energia.
In questo scenario, la soluzione è giunta attraverso le Garanzie di Origine, fondamentale strumento di trasparenza e verifica delle fonti di produzione.
Energia rinnovabile: cosa sono le Garanzie di Origine
Le Garanzie di Origine (spesso indicate con l’acronimo GO) sono certificazioni elettroniche che attestano l’origine rinnovabile dell’energia elettrica prodotta da impianti certificati. Introdotte per la prima volta oltre vent’anni fa, nel 2001, sono regolate a livello europeo dalla Direttiva 2009/28/CE e rientrano nella categoria dei Certificati di Attribuzione dell’Energia (Energy Attributes Certificates, EAC).
In Italia, le Garanzie di Origine vengono rilasciate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il GSE, tra i suoi compiti, ha anche quello di promuovere e favorire lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, garantendo – anche grazie alle GO – la correttezza e la trasparenza all’interno del settore energetico.
Il sistema delle Garanzie di Origine si basa sul singolo MWh di energia prodotta da fonti rinnovabili e immesso in rete. Ad esso corrisponde un titolo GO, emesso e gestito dal GSE a partire dal rilascio fino al trasferimento o all’eventuale annullamento. Ogni titolo GO ha una durata di validità pari a 12 mesi dalla data di produzione dell’energia.
Obiettivi delle Garanzie di Origine
Le Garanzie di Origine sono più di un semplice strumento di tracciamento: esse ricoprono un ruolo strategico in relazione alla transizione energetica e alla lotta al cambiamento climatico. Inoltre, le GO rappresentano un segnale di fiducia per i consumatori, che possono più facilmente assicurarsi di utilizzare energia prodotta effettivamente grazie a fonti rinnovabili.
La loro funzione strategica si intreccia fortemente all’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) entro il 2030, secondo l’Agenda delle Nazioni Unite. In un contesto globale in cui le emissioni di CO2 in atmosfera legate all’energia hanno superato i 37 miliardi di tonnellate, strumenti come le Garanzie di Origine diventano cruciali per supportare le politiche ambientali e le strategie di sostenibilità a lungo termine.
In ultima battuta, le GO rappresentano anche uno strumento per contrastare le sempre più numerose pratiche di greenwashing da parte delle aziende, che consistono in false rappresentazioni di prodotti, servizi o interi brand come ecologici.
Altre certificazioni dell’energia rinnovabile
Oltre alle Garanzie di Origine, l’energia elettrica rinnovabile a livello globale viene attestata attraverso altri certificati. Alcuni di questi, come RECs e IREC, fanno parte della stessa famiglia delle GO, ovvero i Certificati di Attribuzione dell’Energia (EAC).
I Renewable Energy Certificates (Certificati delle energie rinnovabili) o RECs vengono utilizzati per certificare l’origine rinnovabile dell’energia negli Stati Uniti e nel Canada.
A livello internazionale invece esistono gli International Renewable Energy Certificates (IREC), utilizzati in tutte le nazioni che non hanno un proprio sistema di certificazione dell’energia rinnovabile.
Ai Certificati di Attribuzione dell’Energia (EAC) si aggiungono poi altri marchi, validi per tutti gli Stati, che attestano l’origine sostenibile dell’energia. Tra questi possiamo citare EKOenergy, eco-etichetta no-profit che certifica l’energia secondo rigidi criteri di sostenibilità ambientale e finanzia progetti contro la povertà energetica.
Poter contare su certificazioni e marchi di questo tipo aiuta i consumatori a orientarsi meglio, in un contesto globale che chiede – con urgenza sempre maggiore – una svolta verso la sostenibilità.
Riccardo Tessari – Centro Studi CGN
Vice Presidente WeForGreen Sharing