Una della novità rilevanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, riguarda l’obbligo di collegare il POS al registratore telematico, comunemente denominato registratore di cassa. L’obiettivo che si vuole perseguire con l’introduzione di tale obbligo consiste nell’aumentare la tracciabilità dei pagamenti nel quadro dell’azione di contrasto all’evasione fiscale.
L’ art. 1 commi da 74 a 77 della legge di bilancio 2025 rende obbligatoria l’integrazione e l’interazione di due processi:
- di registrazione dei corrispettivi;
- di pagamento elettronico.
La disciplina avente ad oggetto l’obbligo del POS è entrata in vigore nel 2012. Da allora, i governi che si sono succeduti hanno introdotto nuove regolamentazioni volte a incrementare la trasparenza e la tracciabilità dei pagamenti elettronici. Dalla Legge di Bilancio 2020 che ha introdotto il credito d’imposta sui pagamenti tracciabili e la “lotteria degli scontrini”, all’art. 19 ter del decreto-legge 152/2021 che ha definito le sanzioni amministrative pecuniarie per gli esercenti che si rifiutano di accettare un pagamento effettuato con carta di credito o altro strumento elettronico digitale.
In base a quanto sancisce il comma 77, a decorrere dal 1 gennaio 2026, i dispositivi per i pagamenti elettronici (terminali POS), dovranno essere sempre collegati a quelli per la registrazione e trasmissione sicura e integrata dei dati dei corrispettivi.
L’obiettivo che si intende perseguire è quello di far emergere in modo puntuale l’eventuale non corrispondenza tra incassi con mezzi di pagamento elettronici e gli scontrini emessi dal commerciante.
Chi ha l’obbligo di collegare il POS con il registratore di cassa?
L’obbligo riguarda tutti coloro che utilizzano i dispositivi per i pagamenti elettronici e sono tenuti all’emissione dello scontrino fiscale, nello specifico:
- commercianti (comprese le piccole attività commerciali);
- artigiani;
- professionisti dotati di registratori telematici.
Non sono tenute all’adempimento dell’obbligo in esame quelle categorie alle quali non viene richiesta di certificazione dei corrispettivi ovvero:
- tabaccai, giornalai, venditori di prodotti agricoli;
- chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e di trasporto pubblico di persone e veicoli;
- soggetti che effettuano operazioni marginali.
Multe e sanzioni in caso di mancata connessione tra registratore di cassa e POS
La sanzione da 1000 a 4000 euro prevista per l’omessa installazione di dispositivi per l’emissione dello scontrino fiscale, verrà applicata anche nel caso di mancato collegamento del POS (sia hardware che software) allo strumento mediante il quale vengono registrati, memorizzati e trasmessi in modo aggregato, i dati dei corrispettivi nonché quelli dei pagamenti elettronici giornalieri.
Inoltre, viene esteso quanto previsto dall’art.12 del decreto legislativo 18 dicembre 1997 n. 471, stabilendo che, in caso di mancato collegamento, venga disposta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, da 3 giorni a un mese.
Come fare per adeguarsi alla nuova normativa?
Oltre alla possibilità di collegare via cavo o wireless cassa e POS, esistono tre soluzioni innovative:
- Registratore di cassa con POS integrato
Si tratta di registratori di cassa che integrano soluzioni di incasso certificate. Tramite un solo dispositivo è possibile ottemperare sia alle esigenze di incasso sia a quelle di invio dei dati aggregati dei corrispettivi.
Anche in questo caso tramite un solo dispositivo è possibile accettare pagamenti elettronici e digitali e gestire l’invio telematico dei dati di incasso all’Agenzia delle entrate grazie ad app sviluppate ad hoc.
- SoftPOS e Tap to Pay con app dedicate o con scambio importo remoto
La tecnologia SoftPOS, ossia le nuove app che installate su smartphone e tablet sostituiscono il POS, sono potenzialmente conformi alla nuova Legge di Bilancio, grazie ad applicazioni dedicate oppure attraverso la funzionalità “scambio importo remoto”.
Enrico Cusin – Centro Studi CGN