Detrazioni su spese scolastiche e rette per la frequenza di asili nido

Chi sostiene spese relative all’istruzione propria o di un familiare a carico ha diritto a una detrazione Irpef in sede di 730. Rispondiamo ai dubbi più frequenti e chiariamo quali spese sono ammesse in detrazione.

Danno diritto alla detrazione le spese per la frequenza di corsi di istruzione secondaria ed universitaria tenuti presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private, nonché le spese sostenute per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea.

Le spese di istruzione universitaria comprendono anche i corsi tenuti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti Musicali pareggiati, i master di specializzazione post-lauream, le spese sostenute per la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario e i costi delle iscrizioni ai corsi di dottorato di ricerca.

Il beneficio fiscale consiste in una detrazione del 19% delle spese sostenute. Per le università pubbliche non sono previsti limiti di spesa, mentre il tetto entro cui calcolare lo sconto per i corsi universitari privati è costituito dalla misura massima delle tasse e dei contributi versati agli istituti statali italiani.

In ordine alle spese per la frequenza di master gestiti da università private, la detrazione compete a condizione che il corso seguito, per durata e struttura dell’insegnamento, sia assimilabile ai corsi universitari o di specializzazione, e sempre che siano gestiti da istituti universitari, pubblici o privati.

L’importo della spesa andrà indicato nel rigo E13 del Modello 730. Tale importo dovrà comprendere anche le spese indicate con il codice 13 nelle annotazioni del CUD.

E’ prevista una detrazione del 19% anche sulle spese sostenute dai genitori per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido dei propri bambini. Sono detraibili tutti i costi sostenuti per la frequenza di asili nido, pubblici o privati, per un importo complessivamente non superiore a e 632,00 annui per ogni figlio ospitato negli stessi. In pratica, il recupero d’imposta massimo per ogni figlio ospitato é di € 120,00 (€ 632,00 x 19%).

La spesa dovrà essere documentata, alternativamente, da fattura, bollettino bancario o postale, ricevuta o quietanza di pagamento.

L’importo di tali spese dovrà essere indicato nei righi E17, E18 e E19 – Altre spese del Modello 730, inserendo il codice 33 e comprendendo le somme indicate con il codice 33 nelle annotazioni del CUD.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
http://giovannifanni.blogspot.com/
http://www.studiofanni.net/