L’obbligatorietà dell’assicurazione RC professionale è sempre più vicina e ci sono ancora oggi molti professionisti che stanno studiando la soluzione più adeguata alle loro esigenze tra le varie proposte delle compagnie assicurative e dei broker. Ecco qualche consiglio per orientarsi.
Ogni professionista deve valutare le garanzie che ritiene prioritarie sulla base degli incarichi che svolge e dei relativi rischi connessi.
Ci sono tuttavia delle garanzie che non sempre sono comprese nelle condizioni generali di assicurazione (vanno espressamente richieste) e sono particolarmente importanti perché tutelano il professionista dai rischi legati allo svolgimento di queste attività:
- incarico di sindaco di società o enti
- incarico di revisore legale dei conti in società
- incarico di curatore e commissario giudiziario
- incarico di liquidatore di società
- membro di commissione tributaria
- attività di mediatore
- apposizione del visto di conformità (visto leggero)
- asseverazione per gli studi di settore e della certificazione tributaria (visto pesante)
Ci sono tuttavia due garanzie a cui bisogna prestare particolare attenzione, a prescindere dai rischi che si vogliono coprire. Prima di descriverle però apriamo una parentesi sui regimi assicurativi delle polizze RC professionale.
Originariamente le polizze RC professionali erano nella forma Loss Occurrence, ma ora si stanno spostando verso la forma Claims Made. Qual è la differenza tra le due?
Partono semplicemente da due punti di vista differenti.
Nella Loss Occurrence è fondamentale il momento in cui avviene il fatto che ha causato la richiesta risarcitoria perché, se è avvenuto nel periodo di copertura della polizza, allora il professionista è coperto.
Nella Claims Made invece è fondamentale il momento in cui avviene la richiesta risarcitoria; se è avvenuta nel periodo di copertura della polizza, allora il professionista è coperto anche per fatti avvenuti antecedentemente la stipula dell’assicurazione RC professionale.
A questo punto assume una certa importanza quantificare il periodo temporale antecedente la stipula della polizza in cui vige la copertura assicurativa: generalmente è di qualche anno ma più è lungo (soprattutto se illimitato) meglio è!
Questo periodo temporale viene determinato dalla garanzia pregressa o retroattività.
A questa si può aggiungere la garanzia postuma o ultrattività che allunga il periodo di copertura della polizza oltre la conclusione del contratto, tutelando l’assicurato dalle richieste di risarcimento presentate dopo tale data.
Le due garanzie combinate permetterebbero al professionista di avere una copertura pressoché totale, anche se la postuma ha spesso una durata di pochi anni (raramente è illimitata).
Alberto Vendrame – Centro Studi CGN