I titolari di pensioni di invalidità o pensioni sociali o assegni sociali, che percepiscono somme in denaro per prestazioni assistenziali, devono, ogni anno, presentare una dichiarazione di responsabilità all’INPS per l’accertamento dei requisiti di sussistenza delle condizioni che consentano la permanenza del pagamento. I beneficiari dovranno cioè dichiarare all’Ente, mediante specifici modelli (ICRIC, ICLAV, ACC AS/PS), il perdurare dei requisiti per la percezione delle somme. Come compilare i modelli? Quali dati vengono richiesti?
Ai soggetti interessati (invalidi civili titolari di indennità di accompagnamento, invalidi civili titolari di indennità di frequenza, titolari di assegno mensile in qualità di invalidi civili parziali, titolari di pensione sociale/assegno sociale) è stata recapitata una lettera, da parte dell’INPS, con la richiesta di presentazione della dichiarazione. Tale dichiarazione, è utile ricordarlo, va presentata tramite un CAF.
Nella lettera, l’interessato trova la matricola (Stringa CAF) sotto forma di codice a barre, dalla quale si evince la sede INPS territorialmente competente, la categoria della prestazione, il numero del certificato e la tipologia di modello da presentare.
Vediamo, sinteticamente, per ogni specifico modello quali dati vengono richiesti.
Modello ICRIC di Accompagnamento (stabilito dall’articolo 1, commi 248 e 248 bis, della legge 23 dicembre 1996, n.662, come modificato dall’articolo 6, comma 2, lett.d-bis, nn.1 e 2 del decreto legge n.70/2011 convertito dalla legge n.106/2011): in questo modello, i titolari di indennità di Accompagnamento devono riportare gli eventuali periodi di ricovero gratuito per gli anni 2012 e 2013 in strutture pubbliche, private o private convenzionate. Per ricovero gratuito s’intende quello totalmente a carico della struttura. Rientrano in questa categoria: i ricoveri gratuiti per terapie riabilitative, i ricoveri legati alla patologia per la quale è riconosciuta l’indennità di accompagnamento, i ricoveri in strutture di lunga degenza. Non rientrano nei ricoveri gratuiti: il ricovero in “day hospital”, il ricovero in strutture con retta a carico di ente pubblico, il ricovero con retta a carico dell’interessato, il ricovero per patologie non connesse alla tipologia d’invalidità, il ricovero per chemioterapia o radioterapia. L’operatore CAF, in ogni caso, non avendo le competenze per valutare i motivi del ricovero, deve rifarsi alle dichiarazioni del titolare della prestazione, il quale deve espressamente esplicitare quali periodi vanno indicati e quali non vanno indicati. Nel modulo occorre esporre il periodo di degenza per l’anno 2012 e per l’anno 2013. Se eventualmente l’interessato non è stato ricoverato si va ad indicare tale circostanza. È prevista, infine, per i minorati psichici e i disabili intellettivi la possibilità di presentare un certificato medico che riporti espressamente l’indicazione diagnostica della disabilità/minorazione intellettiva/psichica. Tale certificato consente ai titolari dell’indennità di accompagnamento di non dichiarare i periodi di degenza. Inoltre, a fronte di tale documento, l’INPS non invierà più per gli anni successivi la richiesta di presentazione del modello. Il certificato medico, ricordiamolo, vale per l’intera vita del soggetto titolare. Una copia va trattenuta dal CAF e messa agli atti.
Modello ICRIC di frequenza (stabilito dall’articolo 1, commi 248 e 248 bis, della legge 23 dicembre 1996, n.662, come modificato dall’articolo 6, comma 2, lett.d-bis, nn.1 e 2 del decreto legge n.70/2011 convertito dalla legge n.106/2011): in questo modello, i minori titolari di assegno di Frequenza devono indicare i dati sugli eventuali ricoveri per gli anni 2012 e 2013 e, novità di questa campagna, i dati relativi alla frequenza scolastica. Nella sezione dei ricoveri s’indicheranno tutti i periodi di ricovero, senza distinzione tra gratuiti e a pagamento. Non vanno dichiarati i ricoveri per “day hospital” e per chemioterapia o radioterapia. Per quanto concerne la frequenza, è necessario specificare la frequenza o meno della scuola dell’obbligo con i dati dell’istituto presso il quale sono iscritti (pubblici e privati, asilo nido, materna, scuola dell’obbligo), l’eventuale frequenza di corsi (o scuola) non dell’obbligo e/o centri diurni/ambulatoriali con i dati dell’istituto o centro frequentato. Inoltre è necessaria l’indicazione completa dei dati del “Rappresentante legale” (dati anagrafici, residenza, contatti telefonici, di FAX, ecc.) con possibilità di differenziare tra genitore primo, secondo genitore, genitore unico, genitore affidatario, tutore, amministratore di sostegno, curatore. Per questi ultimi quattro casi devono essere indicati anche i dati di omologazione del decreto di nomina del tribunale.
Nel Modello ICLAV (stabilito dall’articolo 1, comma 35, della legge 24 dicembre 2007, n.247): in questo modello i titolari di assegno mensile in qualità di invalidi civili devono dichiarare la sussistenza o meno di Attività Lavorativa e l’importo degli eventuali compensi percepiti per gli anni 2012 e 2013 (presuntivi). Gli invalidi a cui è riconosciuta questa prestazione sono soggetti di età compresa tra il 18° ed il 65° anno, nei cui confronti è stata accertata una riduzione della capacità lavorativa che consente loro di svolgere un’attività lavorativa o meno. La prestazione, quindi, è legata al requisito del mancato svolgimento di attività lavorativa e al superamento o meno dei limiti reddituali previsti per l’anno di erogazione. Attività lavorativa che può essere di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o di lavoro presso cooperative sociali (o convenzioni derivanti da legge quadro 1999/68 e successive modifiche). Nel modello si può dichiarare anche il mancato svolgimento di attività lavorativa. Gli importi da indicare corrispondono all’imponibile fiscale.
Nel Modello ACC AS/PS (stabilito con dall’articolo 26 della legge n.153 del 30/04/1969 in materia di pensione sociale, l’articolo 3, commi 6 e 7, della legge 8 agosto 1995, n.335 in materia di assegno sociale): in questo modello i titolari di pensione sociale o di assegno sociale devono dichiarare la loro dimora/soggiorno in Italia o all’estero (per l’anno 2012 e per l’anno 2013) e, solo per i titolari di assegno sociale, anche l’eventuale stato di ricovero in una struttura pubblica con retta a carico della struttura stessa o proprio o dei familiari. Per quanto concerne la dimora, essa deve coincidere con la residenza effettiva: cioè con la dimora stabile ed abituale in Italia. Infatti, l’INPS potrebbe procedere alla sospensione dell’assegno sociale (salvo per gravi motivi sanitari) in caso di permanenza all’estero per un periodo superiore ad un mese. Circostanza questa rilevabile dalla frequenza con cui il pensionato riscuote l’assegno stesso oppure da ambiti territoriali in cui il fenomeno migratorio è presente. È necessario, quindi, indicare i giorni effettivi in cui il cittadino si trovava all’estero, se cioè ha soggiornato per almeno 31 giorni nell’arco dell’anno solare al di fuori dei confini nazionali. La dimora all’estero per un periodo inferiore o uguale a 30 giorni non deve essere indicata. Per l’anno in corso, invece, non potendo conoscere ancora il dato dell’intero anno solare, si può inserire un periodo anche di un solo giorno. Solo per i titolari di Assegno Sociale si dichiara anche l’eventuale periodo di ricovero presso istituti: con retta a carico del Servizio Sanitario Nazionale oppure con retta a carico dell’interessato o chi per esso.
Giacomo Forato – Centro Studi CGN