Dal 1 gennaio 2014 gli intermediari finanziari dovranno osservare le disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela. È quanto stabilisce il provvedimento della Banca d’Italia del 3 aprile 2013 (pubblicato nella G.U. n. 105 del 7 maggio 2013). Tra gli obblighi rafforzati di adeguata verifica della clientela, spicca la sezione dedicata all’operatività con banconote di grosso taglio. Vediamo cosa prevede.
Come è noto, l’adeguata verifica della clientela prevista dal D.Lgs. 231-2007 (che disciplina la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo) prevede le attività da svolgere per la conoscenza del cliente che richiede l’operazione o la prestazione professionale.
L’adeguata verifica della clientela può essere svolta con modalità ordinarie, semplificate oppure rafforzate. Quest’ultima modalità va adottata ogni qualvolta si ravvisi una situazione soggettiva o oggettiva considerata a più elevato rischio di riciclaggio.
Le disposizioni emanate dalla Banca d’Italia del 3 aprile 2013 individuano nell’utilizzo di banconote di grosso taglio (200 e 500 euro) un maggiore rischio di riciclaggio e/o di finanziamento del terrorismo perché, rispetto alle banconote di taglio più piccolo, esse agevolano il trasferimento di importi elevati di contante, favorendo le transazioni finanziarie non tracciabili.
Nel caso di operazioni di deposito, prelievo, pagamento e simili, con utilizzo di banconote del taglio di 200 e 500 euro per importi unitari superiori a 2.500 euro (anche in presenza di ulteriori banconote di minor taglio), gli Intermediari dovranno effettuare specifici approfondimenti.
Le attività da svolgere (anche con il cliente) tenderanno a verificare che le ragioni alla base delle modalità operative di cui sopra possano escludere la loro connessione con fenomeni di riciclaggio.
In mancanza di ragionevoli motivazioni, gli Intermediari si asterranno dall’effettuare l’operazione e/o dal proseguire il rapporto continuativo già in essere, valutando inoltre, se inviare all’Unità d’Informazione Finanziaria una segnalazione di operazione sospetta.
Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo