Ecco come gestire il processo di crescita aziendale

Il processo di crescita aziendale è un momento della vita aziendale molto delicato e importante. Ma come si avvia un processo di crescita? E come si gestisce la crescita aziendale? E quali sono le principali paure?

Non c’è dubbio che le grandi aziende sono il motore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione. E spesso svolgono un ruolo di traino per le piccole aziende.

Nel nostro paese esistono una miriade di piccole e piccolissime aziende. Le grandi aziende sono per lo più aziende familiari che hanno un modello di sviluppo imprenditoriale che per tradizione è  accentratore e poco attento a determinate tematiche.

Negli Stati Uniti invece, giusto per citare un esempio, un’impresa può essere piccola solo nel momento in cui nasce e nel periodo immediatamente successivo. La crescita è d’obbligo.

Ma questo non vuol dire che le piccole aziende sono destinate a morire col tempo. Esistono piccole aziende che rimangono tali per anni e vivono  grazie a rigorose strategie di delimitazione del proprio ambito competitivo

Ma cosa deve fare l’azienda che vuole crescere?

Avviare un processo di crescita è importante se si vuole consolidare la posizione dell’azienda e non solo la crescita dimensionale (fatturato, occupazione, etc…).

Se si decide che la priorità dell’azienda è la crescita, allora è necessario pianificare tutto con cura e  attenzione. La crescita ha i suoi rischi ma una corretta strategia in grado di fornire stabilità e sicurezza a lungo termine, può fare la differenza.

Cause ostative alla crescita. Quali fattori impediscono ad un’azienda di crescere?

Tra le cause comuni di non crescita, vi sono sostanzialmente alcuni timori e convinzioni limitanti. La paura che la crescita (dimensionale) porti inevitabilmente l’insorgere dei problemi (spesso si arriva a pensare che più crescita = più problemi).

L’imprenditore è portato a pensare che un aumento delle spese, dei costi o delle tasse rendono l’azienda meno flessibile e molto soggetta ai rischi del mercato. Ciò può essere anche vero, ma se si usano opportuni strumenti di controllo, i rischi possono essere circoscritti.

Anche la credenza che vi sia la mancanza di tempo per gestire nuove attività è una delle principali cause ostative alla crescita aziendale.

E cosa dire della paura di perdere quello che si è conquistato in anni di duro lavoro. Una nuova opportunità può essere vista dall’imprenditore o dal management come un obiettivo irrealizzabile e poco produttivo anzichè una vera occasione di crescita.

Per questi e ad anche altri motivi, l’imprenditore spesso frena il processo di crescita al fine di evitare quella che lui stesso considera un aumento dei rischi che possono arrecare solo danni all’azienda.

Ma allora, cosa fare per crescere?

Il processo di crescita di un’azienda può essere facilitato da una serie di condizioni e fattori:

–       un imprenditore determinato

–       un team manageriale all’altezza

–       un programma di investimenti adeguato al progetto imprenditoriale

L’imprenditore determinato, con obiettivi chiari e precisi è alla base di ogni azienda di successo. Non è facile esserlo se non si possiede una buona dose di autodisciplina e determinati valori. Positività e ottimismo condiscono la ricetta!

Se all’imprenditore di successo è affiancato un team manageriale capace di condividere le strategie, garantire solidità e fiducia, capace di evolversi e guidare l’azienda fornendo un contributo critico, qualificato e teso a perseguire gli obiettivi di crescita, il successo dell’azienda è assicurato.

In ultima analisi, anche un programma di investimenti adeguato agli obiettivi da perseguire è alla base del processo di crescita. Tendenzialmente il tasso di crescita di un’azienda tende ad essere tanto più elevato quanto più elevati sono gli investimenti effettuati.

A mio avviso, gli elementi che facilitano la crescita aziendale sono i seguenti:

–       una buona redditività

–       un basso grado di indebitamento

–       un management in grado di garantire sempre il controllo

Il processo di crescita prende corpo allorquando una formula imprenditoriale di successo produce una buona redditività. Ciò è spiegato dal fatto che una strategia di successo consente di generare risorse finanziarie che consentono all’azienda di autofinanziarsi.

Senza adeguate risorse finanziarie è impossibile sostenere la crescita stessa dell’azienda, sebbene la crescita non è legata esclusivamente alle condizioni finanziarie.

È tuttavia importante sottolineare il fatto che ogni percorso di crescita può realizzarsi in maniera del tutto differente da caso a caso. Si può puntare sulla qualità dei prodotti o dei servizi, sulla ricerca o sull’innovazione o ancora sulla diversificazione.

In questo ultimo caso, l’ingresso in nuovi mercati o in nuove aree (se la crescita è legata alla localizzazione) può risultare determinante e la soluzione più semplice deriva dalla replica della originaria formula imprenditoriale al nuovo contesto, area o settore.

L’uscita dal proprio ambito locale o settoriale, non contempla mai la perdita del legame con il territorio, l’area  o il settore originario.

Il processo di crescita aziendale determina anche un cambiamento nei meccanismi di controllo e di direzione dell’azienda. Da un modello accentratore si dovrà passare ad un modello basato sulla delega, incentivando modelli organizzativi flessibili e premianti.

È opportuno sottolineare che la crescita delle aziende è spesso legata agli uomini che la governano e quando viene meno in azienda uno di questi uomini-chiave non è raro assistere alla morte improvvisa dell’azienda.

Per concludere, gli uomini che fanno grandi le proprie aziende costituiscono quello che viene definito “capitale intellettuale d’impresa”, vale a dire la rappresentazione della conoscenza, delle abilità e competenze che  costituiscono il vero valore dell’azienda e consentono alla stessa di generare un vantaggio competitivo nel tempo.

Autore: Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
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