La Legge di stabilità 2014 ha previsto l’introduzione di controlli preventivi dei modelli 730, nel caso in cui le dichiarazioni presentino un rilevante saldo a credito per il contribuente. Vediamo cosa sancisce la legge e quali sono le modalità dei controlli.
All’art.1 commi dal 586 al 589 della Legge 147/2013 è previsto un particolare controllo preventivo da parte dell’Agenzia delle Entrate sui modelli 730 che presentano un elevato saldo a credito, con lo scopo di evitare indebiti rimborsi IRPEF sia da parte del sostituto, sia da parte della stessa Agenzia nel caso fosse presentato un modello 730 in assenza di sostituto.
Trattasi dei modelli che presentano un credito di importo superiore a Euro 4.000,00, anche se determinato da eccedenze di anni precedenti; in questo caso sarà verificata l’effettiva spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia. L’Agenzia avrà tempo sei mesi dalla scadenza prevista per l’invio ordinario del 730, ovvero, se successiva, dalla sua data di trasmissione all’Amministrazione finanziaria.
Se, al termine del controllo, il credito risulta dovuto, sarà cura dell’Agenzia delle Entrate erogare il rimborso al contribuente che ne ha diritto. Non sarà più quindi il sostituto ad effettuare il conguaglio sul cedolino paga o sulla pensione del soggetto creditore.
Tale disposizione è applicata dalle prossime dichiarazioni, cioè già dal modello 730/2014 relativo ai redditi 2013.
Ovviamente, rimangono previsti tutti gli altri controlli già in essere; ciò fa presumere che la dichiarazione possa subire anche un controllo più accurato, prima dell’erogazione del rimborso spettante.
Di conseguenza, poiché trattasi di somme di importo superiore a Euro 999,99, i contribuenti interessati dovranno avere cura di trasmettere all’Agenzia anche i propri dati bancari, al fine di ottenere l’erogazione dell’importo cui hanno diritto.
Rita Martin – Centro Studi CGN