Manca solo l’ufficializzazione ma la nuova riforma dell’ISEE prevista dal DPCM n. 159 del 2013, la cui entrata in vigore era prevista per giugno 2014, sembra essere giunta al traguardo finale.
A darne l’annuncio nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati è stato direttamente il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha confermato la partenza del nuovo ISEE “per il primo gennaio 2015”.
Il Ministro ha inoltre puntualizzato che il ritardo dell’entrata in vigore della riforma è dovuto ad una valutazione puramente politica. “Si è scelto di iniziare a fine anno per evitare problemi” ha affermato Poletti, dato che molti enti locali hanno richiesto di avere a disposizione più tempo per poter adattarsi alle novità senza alcuna ripercussione sui cittadini.
Il ministro Poletti ha anche precisato che “il sistema è pronto a partire, tutti gli adempimenti infatti sono stati predisposti e anche la modulistica sarà disponibile nelle prossime settimane”.
Viste le richieste dei Comuni, in netto ritardo con la preparazione dei nuovi regolamenti legati all’ISEE per via delle elezioni amministrative di maggio scorso, e delle Università, le quali avevano già avviato con il vecchio sistema di calcolo le richieste di accesso alle borse di studio e alla riduzione delle tasse universitarie, il Governo ha preferito far slittare lo start della riforma all’inizio del nuovo anno.
Sembra quindi giunto il momento della tanto attesa pubblicazione del decreto attuativo e della conseguente approvazione del modello di dichiarazione ISEE: trascorsi 30 giorni dalla sua entrata in vigore, e dalla conseguente abrogazione del D.Lgs n. 109/98, tutte le richieste di nuove prestazioni potranno essere basate sul rilascio del nuovo ISEE. Comuni, Università ed Enti erogatori saranno pertanto chiamati a ridisegnare nel breve tutto il quadro delle loro politiche del welfare.
Marco Canese – Centro Studi CGN