Presentando il modello 730, il rimborso è effettuato direttamente in busta paga dal sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico). Presentando il modello Unico, il credito che il contribuente desidera a rimborso va indicato nell’apposita colonna 3 del quadro RX. In entrambi i casi il credito può essere utilizzato per compensare altre imposte dovute all’erario. Ma cosa fare se il credito non viene rimborsato?
Se sì è presentato il modello 730 e il datore di lavoro non effettua il rimborso, è sempre possibile presentare una richiesta all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del luogo di residenza (Istanza di rimborso). In questo caso, occorre allegare una certificazione con cui il datore di lavoro o l’ente pensionistico attesta di non aver eseguito il conguaglio e di non aver, quindi, rimborsato le imposte.
Nei casi in cui siano stati effettuati versamenti non dovuti o superiori all’importo dovuto è possibile presentare l’Istanza entro un determinato termine dal versamento, a pena di decadenza:
La richiesta va presentata in carta semplice all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi da cui genera il rimborso (o, per le imposte indirette, all’ufficio dove è stato registrato l’atto o la successione) e deve contenere i motivi in base ai quali si ritiene di aver diritto al rimborso. Alla domanda vanno allegate le distinte dei versamenti eseguiti o le certificazioni delle ritenute subite.
Il rimborso può essere effettuato con accredito diretto in c/c del contribuente, previo invio della richiesta – in modalità telematica o cartacea – comunicando il proprio Iban e, in caso di accredito in un c/c estero, il codice Bic.
Il rimborso in c/c è obbligatorio per gli importi superiori a euro 51.645,69. In caso contrario, il rimborso può avvenire in modalità diverse:
- per gli importi fino a 999,99 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale presso il quale, esibendo un documento d’identità, può riscuotere il rimborso in contanti. Chi si presenta in qualità di delegato, insieme alla delega compilata in ogni sua parte, deve esibire anche il documento d’identità del delegante;
- per gli importi oltre 999,99 euro e fino a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, al contribuente arriva un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente, unitamente a un modello da compilare e consegnare, entro il termine indicato, a un ufficio postale. Se il contribuente non consegna il modello e non fornisce le coordinate del proprio conto, il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.
In allegato l’elenco dei tributi rimborsabili dall’Agenzia delle entrate con procedure automatizzate.
Rita Martin – Centro Studi CGN