Aprile è il mese dello spesometro! Riepiloghiamo brevemente le caratteristiche principali di questa comunicazione e analizziamo due particolari esempi di compilazione.
Cos’è lo spesometro: la Comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA (cd. spesometro), integrato nel Modello di Comunicazione Polivalente, è disciplinato dall’art. 21 c. 1 del D.L. 78/2010.
È il modello con il quale vengono comunicate tutte le fatture emesse, di acquisto e i corrispettivi (di importo superiore a 3.600€ IVA inclusa), registrati nel corso dell’anno solare.
Come si compila: la comunicazione può essere alternativamente predisposta in forma:
- analitica esponendo dettagliatamente le singole fatture e i corrispettivi;
- aggregata raggruppando le fatture e i corrispettivi per singolo soggetto (tale forma non è ammessa per i contribuenti che hanno effettuato operazioni nei confronti di produttori agricoli esonerati).
Quando si presenta: lo spesometro si trasmette con cadenza annuale per le operazioni registrate nel corso dell’anno solare di riferimento, indipendentemente dalla durata dell’esercizio fiscale e dalla data effettiva del documento.
I termini di presentazione differiscono a seconda della periodicità della liquidazione IVA:
- 11 aprile 2016 (il 10 è domenica) per i contribuenti che liquidano l’IVA mensile;
- 20 aprile 2016 per i contribuenti che liquidano l’IVA con cadenza trimestrale o annuale.
Attenzione: la periodicità della liquidazione IVA va verificata nell’anno in cui viene effettuata la trasmissione del modello, ad esempio: un soggetto trimestrale nel 2015 e mensile nel 2016 dovrà trasmettere la comunicazione entro il 11/04/2016.
Chi è esonerato dall’obbligo:
- contribuenti minimi;
- contribuenti forfetari (L.190/2014);
- Stato, Regioni, Province, Comuni e altri organismi di diritto pubblico nell’ambito delle attività istituzionali (ovvero per le operazioni documentate da fatture elettroniche).
Operazioni escluse dalla comunicazione: in linea di principio sono escluse dall’obbligo della comunicazione tutte le operazioni già monitorate dall’Amministrazione finanziaria, in particolare:
- le operazioni oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria, ad esempio:
- le operazioni comunicate tramite i modelli INTRA;
- gli acquisti di beni da operatori della Repubblica di San Marino se già comunicati in precedenza;
- i corrispettivi corrisposti da privati di importo superiore a 3.600€ IVA inclusa se il pagamento è avvenuto con moneta elettronica;
- le forniture di servizi elettrici, telefonici, i contratti di assicurazione;
- importazioni ed esportazioni (art. 8, c. 1, lett. a e b DPR 633/72);
- operazioni finanziarie esenti da IVA ai sensi dell’art. 10 DPR 633/72 in quanto già comunicate all’Archivio dei rapporti;
- operazioni finanziarie tra compagnie di assicurazione, operazioni di coassicurazione e riassicurazione che non determinano variazioni contrattuali nei confronti del cliente.
Due esempi di compilazione dello spesometro
Fatture cointestate
Ipotizziamo il caso di una fattura emessa da un notaio per un atto di compravendita a tre fratelli comproprietari di un immobile per un ammontare complessivo di 6.000€ + IVA.
Le istruzioni ministeriali chiariscono l’obbligo di comunicazione per ciascuno dei cointestatari, ma non precisano se l’importo debba essere suddiviso equamente tra i cointestatari o in proporzione alla quota di possesso dell’immobile o indicato interamente per ciascun nominativo.
Gli unici chiarimenti sull’argomento si possono trovare nelle istruzioni per la compilazione dei vecchi elenchi clienti e fornitori (circolare 53/E – 2007) che citano espressamente: “Nel caso di cointestazione della fattura attiva a più clienti negli elenchi devono essere riportate le informazioni contabili distinte per ciascuno dei soggetti, senza ripartizione degli importi”.
Distinte ASL Medici convenzionati
Per i compensi relativi alle prestazioni in convenzione, i medici ricevono dalle ASL delle certificazioni mensili.
Le distinte ASL, come chiarito dalla risoluzione n.501679 del 23/09/75, sono documenti equiparati alle fatture e come tali vanno registrati e progressivamente numerati nel registro delle vendite.
Ipotizziamo la distinta di un medico condotto:
Compensi lordi 8.938.75€
Ritenute d’acconto 1.672.70€
Ritenute previdenziali 504.45€
Netto 6.761.60€
L’importo da riportare in spesometro sarà il compenso al lordo delle ritenute d’acconto e previdenziali 8.938.75€.
Monica Colussi – Centro Studi CGN