Sebbene ancora in fase di sperimentazione, la fatturazione elettronica tra privati è destinata a diventare presto realtà. Sai che è già possibile generare le prime fatture tra privati?
Pochi giorni fa infatti è iniziata la fase di sperimentazione e sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le bozze dei documenti tecnici per l’utilizzo del Sistema di Interscambio (SDI), la piattaforma già in uso che consente la fatturazione elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni, anche nei rapporti commerciali tra privati.
Le bozze delle specifiche tecniche pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate descrivono le regole da osservare per utilizzare il Sistema di Interscambio e la struttura della fattura elettronica, ordinaria o semplificata, che sarà veicolata dal Sistema.
E il 1° luglio scorso invece, l’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la società SOGEI, ha lanciato una nuova applicazione web per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche accessibile dalla home page del sito ( https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portable )
L’avvio della sperimentazione si pone come obiettivo quello di risolvere in tempo utile eventuali problemi e criticità che dovessero presentarsi quando la fattura elettronica entrerà a regime e si concluderà entro la metà del prossimo mese di ottobre.
Dal 1° gennaio del 2017, imprese, artigiani e professionisti potranno trasmettere le proprie fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio, oggi disponibile solo per i clienti Pubbliche Amministrazioni (facoltà prevista dal D.lgs n. 127 del 5 agosto 2015).
A partire da tale data, tutti i soggetti passivi IVA potranno avvalersi del nuovo regime di trasmissione telematica dei dati all’Agenzia delle Entrate, fruendo delle agevolazioni ad esso collegate, riguardanti l’esonero da alcuni obblighi comunicativi come lo spesometro, la black-list, i modelli intrastat acquisti, nonché l’accesso al rimborso dell’IVA in via prioritaria, anche in assenza dei requisiti di cui all’art. 30 comma 2 del DPR 633/72.
Il Sistema di Interscambio funzionerà con le stesse regole attualmente attive per le fatture elettroniche destinate alle Pubbliche Amministrazioni. Di fatto, il sistema oggi in uso è stato integrato per gestire anche le fatture destinate ai privati.
Il nuovo servizio web prevede la possibilità di procedere alla conservazione delle fatture elettroniche, sia emesse che ricevute, mediante l’apposizione della “marcatura” che, in alternativa alla firma digitale, garantisce l’inalterabilità delle fatture elettroniche destinate ai privati.
Come funziona il servizio?
Per l’utilizzo del servizio web dell’Agenzia delle Entrate è necessario accedere con le credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia (Entratel oppure Fisconline), oppure con la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e con il Sistema pubblico di identità digitale (SPID).
Gli operatori interessati a utilizzare il servizio dovranno accedere al servizio dalla sezione “fatture”, ove sarà possibile proseguire scegliendo una delle tre opzioni previste: generazione, trasmissione e conservazione.
La fattura può essere generata anche a partire da un documento precedentemente predisposto o importato da file in formato xml (eXtensible Markup Language), nei tre formati ordinario, semplificato o PA. Al fine di ridurre il rischio di errori, in fase di compilazione della fattura elettronica, verranno effettuati controlli immediati sulla validità ed esistenza dei dati fiscali inseriti in fattura.
Al momento però, l’invio della fattura ordinaria o semplificata a privati prevede l’apertura del programma di posta preconfigurato sul computer dell’utente che provvederà a trasmettere il documento appena generato.
Il servizio può essere anche revocato e, come viene precisato dalla stessa Agenzia delle Entrate, una volta revocato, sarà comunque possibile per gli utilizzatori accedere al servizio per continuare a visualizzare le fatture già conservate.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
