Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 34 del 3 agosto 2016, ha fornito i chiarimenti ufficiali relativi alla misura agevolativa, prevista dalla Legge di Stabilità 2016, che prevede il riconoscimento di un credito d’imposta alle imprese che effettuano investimenti destinati alle strutture produttive situate nel Mezzogiorno.

I soggetti beneficiari sono tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato (senza distinzioni di dimensione e/o forma giuridica), le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti, gli enti non commerciali (con riferimento all’attività commerciale eventualmente esercitata), che effettueranno gli investimenti di cui sopra nel triennio 2016-2019.

Nello specifico gli investimenti agevolabili sono quelli che fanno parte di un progetto d’investimento iniziale e che sono relativi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive esistenti o che vengono impiantate nei seguenti territori agevolati:

  • zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, lett. a) del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE);
  • zone assistite delle Regioni Molise, Sardegna e Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, lett. c) del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

I beni dovranno essere obbligatoriamente strumentali all’attività d’impresa, di uso durevole ed atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo. Gli investimenti possono essere effettuati mediante acquisto da terzi, leasing, contratto di appalto o realizzazione in economia.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta nella percentuale del:

  • 20% dell’investimento netto, per le piccole imprese;
  • 15% dell’investimento netto, per le medie imprese;
  • 10% dell’investimento netto, per le grandi imprese.

Per “investimento netto” si intende la quota del costo complessivo dei beni agevolabili eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta relativi alle medesime categorie dei beni d’investimento della stessa struttura produttiva, ad esclusione degli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell’investimento agevolato.

Si potrà utilizzare in compensazione mediante modello F24 (codice tributo 6869) attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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