La Legge di Stabilità 2017 ha prorogato la detrazione fiscale del 65% prevista per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica, c.d. “ecobonus”. Tra i vari interventi sono agevolabili anche le spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di sistemi domotici, cioè dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione delle unità abitative. Vediamo nel dettaglio tale agevolazione.
I requisiti dei dispositivi
Come richiesto dalla norma e sottolineato dalla Circolare 20/E del 2016, i requisiti che tali dispositivi devono avere sono i seguenti:
- mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
- mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperaturadi regolazione degli impianti;
- consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impiantida remoto.
I soggetti beneficiari
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.
In particolare, sono ammessi all’agevolazione:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni. Per quanto riguarda le persone fisiche, l’agevolazione spetta anche ai titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali), gli inquilini e i comodatari;
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali) con riferimento ai fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale;
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Si ricorda, inoltre, che la detrazione spetta anche ai familiari che convivono con la persona che detiene o possiede l’immobile oggetto dell’agevolazione, fatta eccezione per gli immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.
Pertanto, sia il coniuge e i figli sia i parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, possono effettuare e pagare le spese per la realizzazione degli interventi di domotica e fruire dell’agevolazione fiscale.
Inoltre la detrazione può essere ceduta alle imprese che effettuano l’intervento, in modo che i condomini possano affrontare insieme la spesa con minori costi e senza divisioni millesimali.
La detrazione
Le spese ammesse in detrazione comprendono, oltre alla fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, sia i costi per le opere elettriche e murarie relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta nonché l’IVA.
Il bonus fiscale spetta anche nell’ipotesi in cui l’acquisto, l’installazione e la messa in opera dei dispositivi multimediali siano effettuati successivamente o anche in assenza di interventi di riqualificazione energetica.
La percentuale detraibile è il 65% dell’importo sostenuto per tali spese e, come recita la Circolare n.20/E/2016, non è previsto un tetto di spesa massima. Tuttavia qualora i sistemi domotici siano installati congiuntamente alle installazioni di pannelli solari per la produzione di acqua calda o alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, la relativa spesa rientra nel valore massimo di detrazione già previsto per detti interventi (rispettivamente 60.000 e 30.000 euro).
Il bonus opera sotto forma di detrazione dal reddito delle persone fisiche oppure dal reddito di impresa, che va ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento della spesa e in quelli successivi.
Fabrizio Tortelotti