Aumenta la soglia di reddito per l’esenzione del canone RAI ordinario per gli over 75. La notizia è stata data dal Presidente del Consiglio dei Ministri, qualche giorno fa nel corso della conferenza stampa tenutasi presso l’Agenzia del Demanio. A quanto ammonta la soglia di esenzione? E come richiedere l’esonero?
Il decreto firmato dal Ministero dell’Economia e dal Ministro dello Sviluppo Economico in data 19 febbraio 2018 conferma la soglia di età a 75 anni per l’esenzione del canone e aumenta la soglia di esenzione da euro 6.713,98 a 8 mila euro, estendendo di fatto a più di 350 mila i soggetti esonerati dal pagamento del canone RAI.
Ricordiamo che il diritto all’esenzione del pagamento del canone RAI per gli over 75 era stato previsto dal comma 132 art. 1 della Legge n. 244/2007, in base al quale a decorrere dall’anno 2008, per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, e cioè 6.713,98 euro annui, senza conviventi, aboliva il pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni esclusivamente per l’apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza. Ora tale limite è stato aumentato.
Quali sono i requisiti per richiedere l’esenzione?
I contribuenti che intendono richiedere l’esonero del pagamento del canone RAI devono aver compiuto 75 anni entro il termine del pagamento del canone RAI, attualmente fissato al 31 gennaio e 31 luglio di ciascun anno.
Come si determina il reddito per l’esenzione?
Il requisito del reddito deve essere riferito all’anno precedente a quello per il quale si intende fruire dell’agevolazione. Ne consegue, ad esempio, che per l’esenzione del canone RAI 2018, il reddito di riferimento deve essere quello dell’anno 2017.
Il reddito da prendere in considerazione per determinare l’esonero dal pagamento del canone RAI è quello dato dalla somma dei seguenti redditi:
- reddito imponibile al netto degli oneri deducibili, risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata per l’anno precedente; per coloro che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione, si assume a riferimento il reddito indicato nel modello CU;
- redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta (interessi maturati su depositi bancari, postali, BOT, CCT e altri titoli di Stato, nonché proventi di quote di investimenti);
- retribuzioni corrisposte da enti o organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica;
- redditi di fonte estera non tassati in Italia.
Sono invece esclusi i redditi esenti da IRPEF, il reddito dell’abitazione principale e le relative pertinenze, i trattamenti di fine rapporto e relative anticipazioni, gli altri redditi assoggettati a tassazione separata.
Come si presenta la domanda per l’esenzione del canone RAI?
Al fine di richiedere l’esenzione del pagamento del canone RAI occorre presentare apposita domanda sul modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate (è possibile effettuare il download del modulo direttamente sul sito dell’Agenzia).
Al modello dovrà essere allegato un documento di identità e dovrà essere compilato e presentato in una delle seguenti modalità:
- raccomandata senza busta all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 Sat – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino
- consegnato dall’interessato presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
Come si può leggere sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la domanda per l’esonero dal pagamento del canone RAI deve essere presentata entro il 30 aprile per essere esonerati tutto l’anno ed entro il 31 luglio per essere esonerati dal secondo semestre.
Se le condizioni di esenzione permangono e si vuole continuare ad avvalersi dell’agevolazione negli anni successivi a quello di presentazione della domanda, non è necessario presentare ulteriori dichiarazioni. Se, invece, si perdono i requisiti, perché ad esempio si è superata la soglia di reddito, allora è necessario versare il canone.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN