Nella dichiarazione dei redditi 2018 si possono portare in detrazione anche le spese sanitarie sostenute anche per familiari non a carico affetti da patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica. Ecco le indicazioni per beneficiare della detrazione.
Come noto, le spese mediche generiche, di assistenza specifica diverse da quelle indicate nell’articolo 10 TUIR, le prestazioni specialistiche e, in generale quelle indicate nell’art. 15, comma 1, lettera c), del TUIR possono essere portate in detrazione, per la parte che eccede l’importo di euro 129,11. Tali oneri dovranno essere indicati per intero nella colonna 2 del rigo E1 del modello 730/2018. Fanno parte di questa ampia categoria le prestazioni rese da un medico generico, l’acquisto di farmaci le prestazioni specialistiche, le analisi e le prestazioni chirurgiche e, in generale, quelle elencate nel suddetto articolo 15.
Ai fini di cui sopra, è importante ricordare però che le spese riguardanti patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica devono essere indicate (separatamente da quelle sopra individuate) nella colonna 1 del rigo E1. La ragione di tale suddivisione è da ricercare nell’intento del legislatore diretto a evitare di far perdere la detrazione (o parte di essa) che eventualmente non ha trovato capienza nell’imposta annua dovuta dal contribuente affetto da patologia. Fanno parte di quest’ultima categoria le spese individuate dal D.M. n. 329/1999, modificato dal D.M. 296/2001 e dal regolamento delle malattie rare, D.M. 279/2001.
In tal caso il contribuente non a carico (affetto da patologia) deve indicare nel rigo E1 la quota di spese per patologie esenti sostenute per suo conto da altri familiari.
Tali spese non devono essere “confuse” con le altre spese sostenute direttamente dal contribuente; pertanto, nella Colonna 2 della propria dichiarazione, il contribuente affetto da patologia indica:
- la quota di spese per patologie esenti direttamente sostenute;
- le altre spese sanitarie sostenute per sé stesso e per i propri familiari a carico.
Specularmente il familiare che ha effettivamente sostenuto la spesa utilizzerà il rigo E2 (Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti) per indicare l’importo della spesa sanitaria sostenuta nell’interesse del familiare non fiscalmente a carico affetto da patologie esenti (nel limite di euro 6.197) la cui detrazione non ha trovato capienza nell’imposta lorda da questi dovuta.
Tale importo deve essere desunto dalla dichiarazione dei redditi del familiare affetto da patologia e, in particolare, dalle annotazioni del modello 730-3, oppure dal Quadro RN del modello Redditi. Nella circolare di liquidazione del modello 730, infatti, è previsto che nello spazio riservato ai messaggi del modello 730-3 deve essere riportata la quota di spese la cui detrazione d’imposta non ha trovato capienza nell’imposta dovuta dal contribuente malato.
Massimo D’Amico – Centro Studi CGN