Passata da qualche giorno la scadenza per la presentazione dei modelli 730/2018, commercialisti e consulenti fiscali sono ora concentrati sulla compilazione delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti soggetti agli studi di settore (aziende e professionisti). Alcuni di questi contribuenti possono godere del regime premiale. Quali vantaggi offre? E chi può accedervi?
Come noto, i contribuenti soggetti a studi di settore, che risultano congrui e coerenti rispetto all’applicazione degli studi di settore, godono di una particolare copertura in termini di minore potere negli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il riferimento normativo è l’articolo 10 commi da 9 a 13 del D.L. 201/2011 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”. La norma prevede una serie di vantaggi nei confronti dei contribuenti soggetti al regime di accertamento basato sugli studi di settore che dichiarano, anche per effetto di adeguamento agli studi, ricavi o compensi pari o superiori a quelli che risultano dall’applicazione degli studi di settore.
Quali sono i vantaggi che offre il regime premiale?
I vantaggi che offre il regime premiale degli studi di settore si possono così brevemente sintetizzare:
- preclusione della possibilità per il fisco di effettuare accertamenti basati sulle presunzioni semplici di cui all’articolo 39, comma 1, lettera d) del D.P.R. 600/1973 e all’articolo 54, comma 2, del D.P.R. 633/72;
- riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento previsti dall’articolo 43, comma 1, del D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 57, comma 1 del D.P.R. 633/72;
- la determinazione sintetica del reddito complessivo di cui all’articolo 38 del D.P.R. 600/1973 è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile si discosti di almeno un terzo da quello dichiarato.
Gli effetti premiali concessi al contribuente partono dal presupposto che gli studi di settore siano stati compilati in maniera fedele e veritiera da parte del contribuente! Il rischio che corrono i contribuenti è quello di vedersi negati tutti i benefici e la possibile attivazione dell’accertamento induttivo.
Si rammenta che la condizione di infedele compilazione del modello studi di settore si ravvisa qualora si verifichi uno scostamento rilevante tra i ricavi o i compensi risultanti dal calcolo degli studi con dati corretti e quelli con i dati dichiarati.
Al fine di fruire del regime premiale, è stato chiarito che il requisito della fedeltà dei dati dichiarati sussiste anche nel caso di errori o omissioni che, comunque, non comportino la modifica dell’assegnazione ai cluster, del calcolo dei ricavi o dei compensi stimati e del posizionamento rispetto agli indicatori di normalità o di coerenza, rispetto alle risultanze dell’applicazione degli studi di settore sulla base dei dati veritieri.
Quali sono i requisiti per accedere al regime premiale? E chi può accedervi?
Per accedere al regime premiale, è necessario che il contribuente dichiari (anche per effetto dell’adeguamento agli studi) ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore.
Inoltre, è necessario che egli abbia assolto regolarmente agli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, attraverso l’indicazione puntuale di tutti i dati previsti e risulti coerente con gli indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore.
Nel caso in cui il contribuente interessato applichi due studi di settore, compreso il caso in cui si tratti del medesimo studio applicato sia per l’attività di impresa che per quella di lavoro autonomo, per accedere al regime premiale è necessario che entrambi gli studi siano individuati nel provvedimento.
Ricordiamo che con il provvedimento n. 110050 del 1° giugno 2018 dell’Agenzia delle Entrate, sono stati individuati i 155 studi di settore cui si applica il regime premiale per il periodo d’imposta 2017. Nel provvedimento, sono indicate le modalità di applicazione e anche le tipologie degli indicatori di coerenza rilevanti ai fini del regime premiale
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
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