Fattura elettronica per la Pubblica Amministrazione: dal 18 aprile arriva il nuovo formato europeo

Dal 18 aprile scatta per tutte le amministrazioni pubbliche l’obbligo di ricevere e trasmettere fatture elettroniche conformi allo standard europeo. Chiariamo in cosa consiste lo standard europeo e quali sono le conseguenze operative di questa novità.

Il D.Lgs. 148/2018 del 14 gennaio 2018, in attuazione della direttiva Ue 2014/55, ha introdotto l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche in formato conforme allo standard europeo.

Il nuovo standard di fattura elettronica entrerà in vigore a partire dal 18 aprile 2019 e riguarderà le Pubbliche Amministrazioni e gli enti aggiudicatari di contratti pubblici di appalto e di concessione descritti dall’art. 3, co. 1, lett. a) ed e) del Codice degli Appalti Pubblici. Per tutte le amministrazioni “sub centrali”, ovvero tutte le amministrazioni pubbliche aggiudicatrici che non rientrano nelle autorità governative centrali elencate nell’allegato III del D.Lgs. 50/2016 (Codice degli appalti) l’obbligo decorrerà a partire dal 18 aprile 2020.

Ma cosa significa con esattezza “fatture conformi allo standard europeo”? In cosa consiste questo formato?

Lo standard europeo è un modello semantico che utilizza due linguaggi diversi:

  • tracciato CII ovvero “Cross Industry Invoice” XML di Un/Cefact;
  • tracciato UBL acronimo per “Universal Business Language” (ISO/IEC 19845:2015).

La grande sfida sarà quella di preparare il SDI a gestire e integrare le fatture prodotte nel nuovo formato europeo. La relazione tecnica al D.Lgs. 148/2018 chiarisce che il Sistema di Interscambio continuerà a ricevere le fatture PA e, allo stesso tempo, si preoccuperà di tradurre le fatture dal formato europeo al formato XML e di inviarle, con copia dell’originale, alle PA destinatarie.

L’Agenzia delle Entrate prevede che, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, venga istituito un tavolo tecnico permanente per la fattura elettronica presso l’Agenzia per l’Italia Digitale con le seguenti finalità:

  • aggiornamento delle regole tecniche e delle modalità applicative;
  • monitoraggio e corretta applicazione delle regole tecniche;
  • valutazioni degli impatti per la pubblica amministrazione e di quelli riflessi per gli operatori economici;
  • raccordo e coinvolgimento, fin dalla fase di definizione, di tutte le iniziative legislative ed applicative in materia di fatturazione e appalti elettronici.

Se in un primo momento di introduzione ci sarà una fase in cui gli operatori economici si troveranno a gestire le fatture sui formati cartaceo, XML e nuovo standard europeo, in una fase successiva tale nuovo obbligo non rappresenterà più un peso ma un’opportunità da sfruttare. Infatti la gestione del ciclo attivo e passivo di fatturazione di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea sarà rappresentata con il medesimo linguaggio.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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