Il Disegno di Legge di Bilancio per il 2020 contiene una serie di nuove misure e proroghe riguardanti il comparto dell’edilizia. Si prospetta la proroga per l’ecobonus, il bonus mobili e gli incentivi per la ristrutturazione edilizia e si propone un nuovo bonus fiscale denominato bonus facciate. Esaminiamo le diverse proroghe, i nuovi bonus e anche le agevolazioni che non troveranno spazio nel 2020.
Tra le novità più interessanti al vaglio dei decisori pubblici si riscontra l’introduzione di una detrazione specifica per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Con la finalità di “abbellire le città”, per le spese documentate e sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi edilizi, inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o al restauro della facciata degli edifici si applica una detrazione dall’imposta lorda del 90 per cento senza limiti massimi di spesa. Il vantaggio fiscale:
- viene ripartito in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi;
- è cumulabile con le agevolazioni già previste, quindi ristrutturazioni edilizie (non per le stesse lavorazioni) ed ecobonus.
I vantaggi fiscali per coloro che ristrutturano immobili abitativi verranno prorogati fino al 31 dicembre 2020. Si tratta della detrazione per gli interventi di recupero edilizio che beneficiano della detrazione fiscale del 50 per cento della spesa sostenuta, da suddividere in dieci quote annuali, per un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. È una misura eccezionale che viene prorogata di anno in anno in luogo delle misure ordinarie già a regime che prevedono il limite di spesa massimo di 48.000 euro con una percentuale di detrazione del 36 per cento.
Anche gli interventi qualificati e non qualificati per l’efficienza energetica degli edifici verranno estesi fino al 31 dicembre 2020 con la detrazione al 65 o al 50 per cento da suddividere in 10 anni con le maggiori soglie previste a seconda della tipologia di intervento.
Resta confermato il sisma bonus che prevede un’agevolazione per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per interventi antisismici su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità zone 1, 2 e 3, le cui procedure di autorizzazione sono state attivate a partire dal 1° gennaio 2017. Il vantaggio fiscale consiste in una detrazione del 50 per cento, da calcolare su un importo complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e fruibile in cinque rate annuali di pari importo.
La riduzione del rischio sismico di una classe porta la detrazione al 70 per cento, mentre se si scende di due classi della scala che misura il rischio la detrazione sale all’80 per cento.
Negli edifici condominiali, la riduzione del rischio sismico di una classe eleva la detrazione al 75 per cento, mentre la riduzione del rischio di due classi porta il beneficio all’85 per cento delle spese sostenute.
Confermata la proroga per il 2020 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Il bonus mobili è la detrazione fiscale Irpef riconosciuta ai contribuenti che abbiano effettuato acquisti di mobili ed elettrodomestici (non inferiori alla A+, A per i forni) destinati all’arredo di un immobile interessato da interventi di recupero edilizio. L’agevolazione oggetto di proroga riguarda gli acquisti effettuati nel 2020 per interventi di recupero edilizio iniziati non prima del 1° gennaio 2019.
La detrazione spettante è pari al 50 per cento calcolata su un importo massimo pari a 10.000 euro, riferito complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici. La detrazione va ripartita, tra gli aventi diritto, in dieci quote annuali di pari importo. Per i lavori effettuati nel 2020, riferiti ad interventi iniziati nel 2019, l’importo massimo di 10.000 euro deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2019 e per le quali si è già fruito del bonus.
Senza proroga per il 2020 il bonus verde che prevede una detrazione Irpef delle spese sostenute per gli interventi di:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze, o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Si tratta di un’agevolazione che consente di detrarre dall’imposta lorda Irpef un importo pari al 36 per cento delle spese sostenute, fino ad un limite massimo di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare abitativa. Per il bonus verde le spese sostenute devono essere pagate attraverso strumenti tracciabili.
Se non ci saranno novità nel senso della proroga della misura agevolativa, i contribuenti avranno tempo fino al 31 dicembre 2019 per poter usufruire di tale agevolazione.
Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN