In questi giorni, alcune categorie di lavoratori si vedranno accreditare dall’Inps i famosi 600 euro. Vediamo insieme quali sono le novità operative previste per il rinnovo di uno dei bonus più discussi degli ultimi mesi.
Le categorie di lavoratori, indicate nel decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, meglio conosciuto come Cura Italia, che avevano presentato la domanda per ricevere l’indennità Covid-19 per il mese di marzo 2020 potranno ricevere l’indennità 600 euro di aprile senza presentare una nuova domanda. Questa procedura automatizzata è stata prevista dall’art. 84 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34: il Decreto Rilancio.
L’accredito in conto corrente e carte con Iban
Nelle giornate del 22, del 23 e del 25 maggio 2020, l’Inps ha disposto 3,8 milioni di bonifici in favore dei conti correnti e delle carte dotate di Iban che i beneficiari avevano indicato nella prima domanda per poter ricevere l’accredito del bonus. Le tre giornate lavorative sono state imposte dalla rete interbancaria nazionale, che consente la gestione di non oltre 2,2 milioni di bonifici al giorno. I beneficiari riceveranno la classica notifica tramite SMS, ma potranno verificare lo status della propria posizione sul sito dell’Inps.
L’erogazione in contanti
190mila lavoratori, che avevano invece optato per la riscossione del bonus di marzo in contanti, potranno recarsi presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale a partire da martedì 26 maggio, muniti di documento d’identità, codice fiscale e copia della comunicazione che riceveranno da Poste Italiane.
Le categorie coinvolte
Il Cura Italia aveva elencato le categorie di lavoratori che avrebbero beneficiato del bonus 600 euro:
- i liberi professionisti con Partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020;
- i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto di lavoro attivo sempre alla data del 23 febbraio di quest’anno;
- gli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani; commercianti; coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- i dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, a determinate condizioni;
- gli operai agricoli, a determinate condizioni;
- i lavoratori dello spettacolo, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, sempre a determinate condizioni.
Il Decreto Rilancio ha invece ampliato la platea dei soggetti convolti. Tra le nuove categorie di lavoratori coinvolti, che hanno cessato, ridotto o sospeso le loro attività o il loro rapporto di lavoro a causa dell’emergenza epidemiologica, troviamo:
- i lavoratori stagionali di settori diversi dal turismo;
- i lavoratori intermittenti;
- i lavoratori autonomi occasionali senza partita IVA con contratti di lavoro occasionale;
- i venditori a domicilio.
L’Inps ha comunicato che entro fine mese sarà pubblicata la versione aggiornata del servizio per consentire l’invio della domanda a queste categorie.
Incompatibilità
In ogni caso, si sottolinea che per poter beneficiare del bonus 600 euro, il lavoratore non deve essere:
- titolare di un contratto di lavoro dipendente, diverso da quello intermittente;
- titolare di pensione.
I lavoratori autonomi dello spettacolo
Per questa particolare categoria di lavoratori è stata prevista un’estensione dei requisiti: potranno beneficiare del bonus tutti coloro che nel 2019 hanno avuto almeno 7 giornate assicurate e un reddito inferiore a 35.000 €. Verrà erogata un’indennità per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020. L’Inps dovrà gestire e verificare la validità delle richieste.
Si ricorda che il Decreto Rilancio, con l’art.84, ha fissato un termine ultimo per la presentazione della domanda per ricevere l’indennità di marzo 2020. Il 3 giugno 2020, cioè 15 giorni dal 19 maggio, giorno di entrata in vigore del decreto, è la data ultima per inviare l’apposita richiesta online. Coloro che non hanno presentato istanza all’Inps, non beneficeranno del rinnovo automatico per il mese di aprile.
Alessandra Bortolin – Centro Studi CGN