Il DPCM del 4 agosto 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 settembre 2020, ha chiarito tutti i dubbi ancora irrisolti sul bonus per l’editoria. Modalità, contenuti, documentazione richiesta e termini di presentazione della domanda sono, a questo punto, definiti con certezza.
Il bonus editoria è stato introdotto dall’art. 190 del decreto rilancio, con la finalità di fronteggiare la crisi generata dall’emergenza da COVID. Si tratta di un credito d’imposta riservato alle imprese editrici on line, iscritte al registro degli operatori di comunicazione (Roc), che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato e che hanno residenza fiscale in Italia.
L’agevolazione è pari al 30% della spesa sostenuta nel 2019 per acquistare server, hosting e manutenzione evolutiva delle testate edite in forma digitale e strumentazione di information technology di gestione della connettività.
Le imprese editrici di quotidiani e periodici dovranno presentare la domanda al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il portale www.impresainungiorno.gov.it, a partire dal 20 ottobre e fino a 20 novembre 2020.
All’istanza andrà allegata una dichiarazione sostitutiva di notorietà che attesti il possesso dei requisiti richiesti e che le spese sostenute siano in linea con quanto previsto dal decreto stesso in tema di visto di conformità.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, a partire dal quinto giorno successivo alla pubblicazione della lista dei soggetti beneficiari del contributo che avverrà entro il 31 dicembre 2020. Inoltre, dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui viene concesso e in quelle relative ai periodi successivi fino a quello nel corso del quale arriverà ad esaurimento definitivo.
Attenzione: il bonus editoria non è cumulabile, per gli stessi costi, con altre agevolazioni statali, regionali od europee dello stesso tipo.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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