Nella pratica professionale capita spesso di dover predisporre la dichiarazione dei redditi per un soggetto minore di età. In quali casi il reddito di questo soggetto ricade nell’usufrutto legale dei genitori, che quindi devono dichiararlo insieme ai propri redditi, e in quali casi invece deve formare oggetto di un’autonoma dichiarazione?
Il punto di partenza è l’art. 324 del codice civile che dispone la regola generale in base alla quale “I genitori esercenti la responsabilità genitoriale hanno in comune l’usufrutto dei beni del figlio, fino alla maggiore età o all’emancipazione”.
Il citato articolo contiene anche le eccezioni (e cioè le situazioni che derogano alla regola generale), e pertanto sono esclusi dall’usufrutto legale:
1) i beni acquistati dal figlio con i proventi del proprio lavoro;
2) i beni lasciati o donati al figlio per intraprendere una carriera, un’arte o una professione;
3) i beni lasciati o donati con la condizione che i genitori esercenti la responsabilità genitoriale o uno di essi non ne abbiano l’usufrutto: la condizione però non ha effetto per i beni spettanti al figlio a titolo di legittima;
4) i beni pervenuti al figlio per eredità, legato o donazione e accettati nell’interesse del figlio contro la volontà dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale. Se uno solo di essi era favorevole all’accettazione, l’usufrutto legale spetta esclusivamente a lui.
La disposizione fiscale ovviamente è conseguenziale alla norma civilistica e trova conferma nell’art. 4 c.1 lett. c) del TUIR.
Tra l’altro, esso precisa che se vi è un solo genitore o se l’usufrutto legale spetta a un solo genitore, i redditi del figlio minore gli sono imputati per intero.
Tutto ciò si ritrova a pagg. 12/13 del più recente dichiarativo fiscale modello PF 2021, che specifica che i genitori devono includere nella propria dichiarazione (a titolo di usufruttuari) anche i redditi dei figli minori sui quali hanno appunto l’usufrutto legale ai sensi del citato art. 324 C.C.
Quindi, all’atto di predisporre la dichiarazione dei redditi, il professionista dovrà esaminare la casistica nella quale ricade la situazione del proprio cliente al fine di procedere all’inclusione del reddito del minore nella dichiarazione dei redditi dei genitori (a titolo di usufrutto) oppure in una dichiarazione presentata da uno dei genitori ma a nome del figlio minore.
Nel primo caso il genitore pagherà le imposte su tutti i propri redditi (compresi quindi quelli conseguiti a titolo di usufrutto legale sui redditi del figlio minore); nel secondo caso invece le imposte saranno pagate a nome del figlio minore.
Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo