Rapporto sulla situazione del personale: obbligo per aziende con più di 50 dipendenti

In attuazione del Codice della pari opportunità tra uomo e donna, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia, con Decreto del 29 marzo 2022, ha definito le modalità per la redazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti.

Il rapporto è redatto sia in relazione al complesso delle unità produttive e delle dipendenze, che in riferimento a ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti.

L’elenco, redatto su base regionale, delle aziende tenute all’obbligo di presentazione del rapporto è reso disponibile, attraverso l’applicativo informatico del Ministero del Lavoro, entro il 31 dicembre di ogni anno, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità.

Le aziende che occupano sino a 50 dipendenti non sono obbligate per legge a redigere il rapporto ma possono comunque compilare il rapporto su base volontaria.

Modalità di presentazione

Le aziende sono tenute a redigere il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in modalità esclusivamente telematica, attraverso la compilazione on-line del modulo messo a disposizione in apposito applicativo informatico del Ministero del Lavoro.

L’accesso all’applicativo deve avvenire esclusivamente tramite SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante dell’azienda o di altro soggetto abilitato.

Contenuto del rapporto e accesso alle informazioni

Il rapporto sulla situazione del personale contiene informazioni:

  • identificative dell’azienda e sui contratti collettivi nazionali di lavoro, ovvero anche di secondo livello, applicati;
  • generali sul numero complessivo di occupati al 31 dicembre di ciascun anno del biennio di riferimento;
  • relative alla categoria professionale e livello di inquadramento dei lavoratori occupati, con indicazione di eventuali promozioni e assunzioni avvenute nel secondo anno del biennio preso a riferimento;
  • relative ai lavoratori occupati per categoria professionale e tipo di contratto, in Cassa Integrazione (CIG) e aspettativa;
  • riguardanti assunzioni, cessazioni, trasformazioni dei contratti registrate nel secondo anno del biennio, suddivise per categorie legali di dipendenti;
  • inerenti la formazione del personale;
  • generali sui processi e strumenti di selezione, reclutamento, accesso alla qualificazione professionale e manageriale;
  • relative alle retribuzioni prese a riferimento all’inizio e al termine del biennio considerato, in base alla categoria professionale e al livello di inquadramento dei lavoratori;
  • generali sulle unità nell’ambito comunale, con indicazione del numero di occupati per ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti.

Tuttavia, i dati forniti per la redazione del rapporto non devono indicare l’identità del lavoratore, del quale deve essere specificato solo il sesso, in modo che i dati riportati non possano, neppure indirettamente, identificare i soggetti interessati. I medesimi dati possono essere raggruppati per aree omogenee.

Al termine della procedura di compilazione dei moduli, il servizio informatico, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso, che equivalgono alla trasmissione del rapporto alla consigliera o al consigliere regionale di parità.

L’accesso alle informazioni contenute nel rapporto, tramite rilascio di un identificativo univoco da parte del servizio informatico e al fine di poter elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Istituto nazionale di statistica e al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, è consentito:

  • alla consigliera o al consigliere regionale di parità;
  • alle consigliere e ai consiglieri di parità delle città metropolitane e degli enti di area vasta.

Termine di presentazione

Limitatamente al biennio 2020/2021, il termine di trasmissione del rapporto sulla situazione del personale dipendente è fissato al 30 settembre 2022.

Per i bienni successivi, invece, il termine di trasmissione è confermato al 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.

Per le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti e che sono tenute per la prima volta alla redazione del rapporto biennale, il rapporto dovrà fornire la situazione del personale maschile e femminile riferita al 31 dicembre 2021.

Le aziende che, nelle more dell’adozione del Decreto interministeriale, abbiano redatto il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile secondo la normativa previgente, sono tenute a compilare on-line il rapporto per il biennio 2020/2021 entro il 30 settembre 2022 in conformità al nuovo modello.

Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta, deve essere trasmessa dal datore di lavoro, con modalità telematica, anche alle rappresentanze sindacali aziendali entro il medesimo termine per la presentazione del rapporto (30 settembre 2022 per il biennio 2020/2021).

Francesco Geria – LaborTre Studio Associato