Non poteva mancare per l’anno 2023 la conferma o la modifica dei bonus edilizi già in essere, molto gettonati dalla platea dei contribuenti. Facciamo qui un breve riassunto di quanto previsto per l’anno in corso.
La prima novità non può che essere riferita al Superbonus.
L’aliquota, dal 1° gennaio 2023, passa al 90% con deroga in alcuni casi per i condomini.
Si potrà ancora usufruire dell’aliquota al 110% in caso di:
- interventi effettuati dai proprietari, o comproprietari di immobili con fino a quattro appartamenti per i quali, alla data del 25 novembre, risulta presentata la CILAS;
- interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 24 novembre e la CILAS presentata entro il 25;
- interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 18 novembre e la CILAS presentata entro il 31 dicembre;
- interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali al 31 dicembre 2022 risulta presentata la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Per gli interventi condominiali è introdotto l’obbligo per l’amministratore, o dei condomini rappresentati per i mini condomini, di autocertificare la data della libera dell’assemblea.
Restano invariati i requisiti per accedere al beneficio.
Nel 2023 è ammesso il Superbonus per i lavori effettuati nelle villette unifamiliari, con detrazione al 90% e solo se:
- l’immobile è prima casa;
- il reddito del contribuente è pari a un massimo di 15.000 euro aumentato del c.d. indice familiare.
I soggetti che hanno presentato un SAL del 30% entro il 30 settembre 2022 possono usufruire dell’aliquota al 110% fino al 31 marzo 2023.
Il decreto Aiuti–quater ha introdotto invece una novità in merito alla Cessione del credito 2023 per tutte le detrazioni edilizie.
È infatti stata inserita un’ulteriore possibilità di cessione del credito, portando così la possibilità di cessioni a cinque, di cui una verso qualsiasi soggetto, tre solo verso banche/intermediari abilitati e una da parte delle banche verso un proprio correntista munito però di partita Iva.
Tutte le altre detrazioni edilizie sono state riconfermate, sia in termini di detrazioni che di modalità, con eccezione di:
- bonus mobili/elettrodomestici la cui detrazione per il 2023 è pari a 8.000 euro;
- bonus facciate, che è invece stato abolito.
Permangono quindi:
- la detrazione per ristrutturazione/manutenzione straordinaria al 50% entro il limite massimo di 96.000 euro;
- la detrazione per Ecobonus al 50% o al 65%, il cui tetto di spesa varia secondo la tipologia di intervento;
- la detrazione per l’abbattimento di barriere architettoniche al 75%;
- la detrazione Sismabonus dal 50% al 85% entro il limite massimo di 96.000 euro;
- la detrazione Sismabonus acquisti al 75% o al 85% per chi acquista un immobile da impresa dopo la sua demolizione e ricostruzione;
- la detrazione riferita al bonus verde al 36% entro il limite di spesa di 3.600 euro.
Rita Martin – Centro Studi CGN