L’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – certifica il patrimonio e il reddito del nucleo familiare e permette alle famiglie in difficoltà economica comprovata da un valore ISEE basso l’accesso a diversi bonus, sconti ed esenzioni. Quali sono le agevolazioni possibili per l’anno 2023?
Previa presentazione della DSU e con l’acquisizione della relativa attestazione ISEE è possibile beneficiare di numerose agevolazioni quali, ad esempio, Reddito e pensione di cittadinanza, Assegno Unico, Bonus prima casa per i giovani under 36, Bonus affitto, Bonus energia, Riduzione delle tasse universitarie, ecc.
Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza è una misura introdotta dalla Legge ed entrata in vigore il 1° aprile 2019 con lo scopo di contrastare la povertà e favorire l’occupazione lavorativa. Il sostegno economico è erogato dall’INPS in presenza di determinati requisiti di base.
Requisito fondamentale è il valore ISEE che non deve essere superiore a 9.360 euro.
Nel caso in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore ai 67 anni, oppure all’interno del nucleo vi sia anche un solo membro di età superiore ai 67 ma in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza, il sostegno economico detto Reddito di cittadinanza prende la denominazione di Pensione di Cittadinanza. I requisiti economici e sociali per l’accesso sono i medesimi dell’RdC.
Assegno Unico
Dal 1° marzo 2022 è istituito dell’assegno unico e universale 2022; entro il 28 febbraio deve essere presentato l’ISEE 2023, aggiornato con i redditi del 2021.
L’assegno unico ha un importo variabile al variare dell’ISEE: per questo motivo, le famiglie con un reddito più basso hanno convenienza a presentare l’ISEE. Sotto i 15.000 euro spetta l’assegno massimo da 175 euro al mese, mentre sopra i 40.000 euro l’assegno si riduce a 50 euro al mese.
Bonus prima casa per i giovani under 36
Il DL 73/2021 ha introdotto l’agevolazione sull’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36 in possesso di un ISEE valido ed inferiore a 40.000 euro alla data di presentazione della domanda.
Il Decreto ha previsto un’estensione di copertura fino all’ 80% della quota capitale del mutuo. Il modulo per accedere al Fondo di garanzia per la prima casa è scaricabile dal sito Consap e va compilato con i dati personali, il tipo di mutuo richiesto (acquisto, ristrutturazione ecc.) e corredato con documento di identità e ISEE che attesti l’appartenenza al requisito inferiore ai 40.000 euro previsto per legge.
La norma prevede, inoltre:
- l’esenzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali
- il riconoscimento di un credito di imposta per gli atti assoggettati a IVA pari al 4%;
- l’esenzione dall’imposta sostitutiva sui mutui erogati per l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione degli immobili agevolati.
L’art.1 c.74 della Legge 197/2022 ha prorogato il bonus al 31 dicembre 2023.
Riduzione delle tasse universitarie
Si tratta di un’agevolazione importante per chi vuole affrontare un percorso di studi ed appartiene ad una fascia di reddito bassa, perché permette allo studente di ridurre le spese universitarie. Presentando l’attestazione ISEE in corso di validità, esclusivamente per via telematica sul portale della Facoltà di appartenenza, è possibile ottenere una riduzione sulle tasse universitarie, che varia in base al regolamento di Ateneo e in base al valore ISEE fino ad arrivare all’esonero totale dal pagamento delle rette.
Esenzione dal ticket sanitario
Il diritto all’esenzione del ticket sanitario è previsto per alcune categorie con determinate situazioni reddituali.
Generalmente viene valutato solamente il reddito familiare. In alcune Regioni, tuttavia, per fare domanda è necessario presentare anche l’attestazione ISEE aggiornata.
Per avere maggiori informazioni sulle modalità e i requisiti per ottenere l’esenzione si consiglia dunque di consultare il sito dedicato della propria Regione di appartenenza.
Bonus asilo nido
È un intervento a sostegno delle famiglie nel pagamento delle rette scolastiche per la frequenza di Asili Nidi Pubblici o Privati.
Inoltre, se il bambino (di età inferiore ai 3 anni) non può frequentare l’asilo nido perché affetto da una grave patologia cronica, l’INPS sostiene le famiglie nel pagamento di altre forme di supporto presso la propria abitazione (assistenza domiciliare).
Il bonus è riconosciuto previa presentazione dell’ISEE aggiornato, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione, sulla base del quale viene calcolato l’importo del bonus.
L’importo massimo concesso è pari a 3.000 euro ed è corrisposto direttamente dall’INPS previa presentazione della domanda da parte del genitore.
Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può superare la spesa della singola retta scolastica.
In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili), fermo restando che, qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l’importo maggiorato fino a un massimo di 3.000 euro annui, sussistendone i requisiti.
Assegno di Maternità dei Comuni
L’assegno di maternità di base è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni. Il bonus spetta alle neo-mamme per la nascita del figlio, oppure per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali) e può essere richiesto entro 6 mesi dalla nascita, adozione o affidamento. La domanda va presentata all’INPS per via telematica.
Anche per questa agevolazione, dunque, è fondamentale essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità, perché la legge prevede che il reddito e il patrimonio del nucleo familiare di appartenenza della mamma non superino un certo valore aggiornato annualmente dall’ISTAT.
Carta acquisti ordinaria
La Carta acquisti ordinaria è una carta di pagamento elettronica, concessa ai cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà economica, sulla quale viene accreditata ogni due mesi una somma di denaro pari a 80 euro, che può essere utilizzata per la spesa alimentare negli esercizi commerciali convenzionati (ossia i negozi che espongono l’etichetta adesiva “carta acquisti”) e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali. I titolari di Carta possono ottenere anche un ulteriore sconto del 5% nei negozi e farmacie che aderiscono all’iniziativa. Con questa carta non si può effettuare il prelievo di contanti.
Per richiedere la Carta Acquisti ordinaria 2023 bisogna possedere un’attestazione ISEE in corso di validità non superiore a 7.120,39 euro. La carta è rivolta a:
- famiglie con figli fino a 3 anni;
- cittadini di età pari o superiore a 65 anni.
La domanda per ottenere la Carta può avvenire in un qualsiasi ufficio postale.
Bonus psicologo
Il bonus psicologo è una misura destinata a ridurre gli effetti psicologici che la pandemia ha avuto su tutti noi e in particolare sui più giovani mediante l’erogazione di voucher di importo massimo pari a 1.500 euro per i richiedenti a partire dal valore dell’ISEE.
La domanda può essere presentata dai cittadini richiedenti che al momento della presentazione risultino in possesso dei seguenti requisiti:
- essere residente in Italia;
- disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), in corso di validità non superiore a 50.000 euro.
La richiesta è possibile attraverso il portale dell’INPS.
Bonus bollette
Dal 1° gennaio 2023, chi ha un ISEE fino a 15.000 euro può accedere al bonus sociale per le bollette di luce e gas. I beneficiari ottengono uno sconto diretto sulla fattura del servizio di fornitura di energia elettrica presso le loro utenze domestiche. Lo sconto è applicato anche sulle bollette del gas, parametrato alla zona climatica, in base alle tariffe Arera.
Bonus occhiali
Le famiglie che hanno acquistato occhiali da vista o lenti a contatto possono ottenere un bonus di 50 euro, ma solo con un ISEE non superiore a 10.000 euro all’anno.
Rita Martin – Centro Studi CGN