Il decreto Milleproroghe ha prorogato al 2023 e al 2024 il bonus dell’80% per l’acquisto di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Riepiloghiamo chi ha diritto al beneficio e come può ottenerlo.
Come noto, l’art. 2, comma 1, lett. f-bis) del Dpcm 6 aprile 2022 (lettera f-bis introdotta dal Dpcm 4 agosto che ha modificato il decreto originario del 6 aprile) ha stanziato risorse per 40 milioni di euro con la finalità di incentivare gli investimenti in infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.
La norma prevedeva che per l’anno 2022 fosse concesso un contributo per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera. Contributo di limite massimo pari a 1.500 euro per persona fisica richiedente e pari a 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali. Tuttavia il bonus non è mai diventato operativo a causa dell’assenza del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe dovuto individuare le disposizioni procedurali per l’erogazione del beneficio.
Probabilmente questa è una delle motivazioni che ha frenato l’entusiasmo di tanti potenziali acquirenti di auto elettriche e ibride ricaricabili. Infatti, la paura di non poter ricaricare agevolmente l’auto per l’assenza di punti di ricarica diffusi, unita al fatto che, in assenza di un incentivo, i costi per installarne una propria direttamente nel box di casa o nel cortile del proprio condominio costituisce una spesa difficilmente affrontabile, ha bloccato sul nascere l’“entusiasmo green” degli italiani.
L’art. 12, comma 3 del decreto Milleproroghe (DL n. 198/2022) ha esteso alle annualità 2023 e 2024 il bonus di cui sopra. È confermata la misura: contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli da parte di utenti domestici, con limite massimo stabilito a 1.500 euro per le persone fisiche e 8.000 euro per gli edifici condominiali. Ad esempio, se un privato installa una colonnina presso la propria villa unifamiliare spendendo 2.200 euro, il contributo sarà calcolato esclusivamente su 1.500 euro. In pratica dovrà pagare 1.000 euro invece di 2.000 euro.
Non resta che attendere la pubblicazione dei provvedimenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico, in modo da capire quale sia la procedura che consentirà l’ottenimento del contributo.
Giovanni Fanni – Centro studi CGN