La legge di bilancio 2023 ha prorogato il bonus per l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici fino al 31 dicembre 2024, con una percentuale di detrazione confermata al 50% delle spese sostenute da ripartire in 10 quote annuali.
A chi spetta il bonus mobili?
Il bonus mobili spetta qualora il contribuente abbia effettuato interventi di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici residenziali.
Consentono di beneficiare del bonus mobili gli interventi:
- di manutenzione straordinaria, di restauro conservativo e di ristrutturazione edilizia;
- di ricostruzione e ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale.
Non consentono di beneficiare del bonus mobili:
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali;
- gli interventi volti all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
- gli interventi finalizzati al risparmio energetico.
Può accedere al bonus mobili anche il contribuente che ha sostenuto:
- gli oneri di urbanizzazione relativi a interventi di ristrutturazione;
- una parte delle spese dei lavori;
- il compenso del professionista.
A differenza di quanto avviene per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio: ciò avviene anche nel caso in cui, con la cessione dell’immobile, vengano trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio.
Per ottenere il bonus è necessario che la data di inizio lavori preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di recupero del patrimonio edilizio siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata attraverso eventuali abilitazioni amministrative o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi.
Come si ottiene la detrazione?
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Differentemente da quanto previsto per queste ultime, per le spese di acquisto dei mobili non è possibile usufruire delle modalità alternative di fruizione della detrazione quali cessione del credito o sconto in fattura.
Nel caso in cui vengano scelte tali opzioni per le spese di ristrutturazione edilizia, tuttavia, sarà necessario allegare oltre alla documentazione prevista dalla normativa la comunicazione di esercizio dell’opzione.
Come deve essere effettuato il pagamento?
Per poter godere della detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Questa ultima modalità di pagamento indicata necessita dell’allegazione della ricevuta di avvenuta transazione e relativa documentazione di addebito sul conto corrente.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Quali sono le principali novità della Legge di bilancio 2023?
Nel 2022 si chiuderà anche la possibilità di usufruire del bonus per chi ha iniziato gli interventi di recupero del patrimonio edilizio dal primo gennaio 2021.
Per gli acquisti effettuati nel 2023, il bonus mobili spetta in presenza di interventi di ristrutturazione iniziati a partire dal 1° gennaio 2022, mentre per gli acquisti effettuati nel 2024 il bonus mobili spetta con interventi di ristrutturazione iniziati a partire dal 1° gennaio 2023.
Inizialmente la normativa prevedeva che la soglia sarebbe dovuta scendere a 5.000 euro a partire dal 2023. La Legge di Bilancio 2023, però, ha introdotto una principale novità: coloro che avranno avviato i lavori a partire dal 1° gennaio potranno godere del diritto alla detrazione del 50% per un massimo di 8.000 euro sulle spese sostenute per l’acquisto dei mobili da ripartire in 10 quote annuali. Dal 2024, invece, il limite scenderà a 5.000 euro.
I predetti limiti sono correlati ad ogni singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione, comprensiva delle pertinenze. Al contribuente che esegue gli interventi su più unità immobiliari il diritto alla detrazione è riconosciuto più volte.
Ricapitolando, quindi, il tetto del bonus mobili è il seguente:
Morena Corba – Centro Studi CGN