È operativo dallo scorso 8 giugno, in virtù del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 188347 del 1° giugno 2023, la versione 2023 del modello CIM che prende la denominazione CIM23. Chiariamo di cosa si tratta.
CIM23 è uno strumento operativo utile per inoltrare la comunicazione per la fruizione dei seguenti crediti d’imposta per gli investimenti:
- nel Mezzogiorno (ex art. 1, commi da 98 a 108, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208);
- nelle Zone Economiche Speciali (ZES) (ex art. 5 del Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla Legge 3 agosto 2017, n. 123);
- nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS).
Il credito d’imposta ottenibile è pari a 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese legati agli investimenti nel Mezzogiorno, concernenti gli investimenti:
- in macchinari, impianti e attrezzature varie relativi alla creazione di un nuovo stabilimento;
- per ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- per diversificare la produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
- finalizzati a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all’art.107, par. 3, lett. c), del TFUE, quelli a favore di una nuova attività economica.
Nel passaggio dal precedente modello CIM17 al nuovo CIM23 è il caso di tener presente quanto segue:
- il modello CIM23 può essere utilizzato esclusivamente per comunicare gli investimenti effettuati nel 2023;
- i programmi di investimenti realizzati nel 2023 possono essere inviati tramite il nuovo modello CIM23 sino al 31 dicembre 2024;
- per i programmi agevolati realizzati sino al 31 dicembre 2022 deve essere presentato il modello precedente CIM17. La comunicazione relativa a tali programmi deve avvenire entro il 31 dicembre 2023.
Di particolare interesse le FAQ apparse sul sito dell’Agenzia delle Entrate per quanto concerne i programmi di investimenti a cavallo degli anni 2022 e 2023.
FAQ del 6 luglio 2023 – Progetto di investimento
D: Un’impresa ha inviato nell’anno 2022 una comunicazione modello CIM17 per un progetto di investimento che doveva essere realizzato per intero entro l’anno 2022. In seguito, gli investimenti riferiti al predetto progetto sono stati, di fatto, realizzati in parte nel 2022 e in parte nel 2023. Nella situazione descritta, quali adempimenti deve porre in essere l’impresa per segnalare all’Agenzia delle Entrate la modifica intervenuta rispetto alla comunicazione già presentata?
R: Nel caso rappresentato, l’impresa è tenuta a:
- inviare una comunicazione rettificativa di quella inviata nel 2022, utilizzando la medesima versione del modello impiegata per la comunicazione da rettificare (CIM17), nella quale va indicato l’importo del credito rideterminato per tenere conto dei soli investimenti realizzati nel 2022. Inoltre, nel campo “Data fine investimento” del rigo A2 del quadro A deve essere riportata la data del 31 dicembre 2022, non consentendo il software di compilazione l’indicazione di date successive;
- inviare una nuova comunicazione (non rettificativa), utilizzando l’ultima versione del modello (CIM23) approvata con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 1° giugno 2023, per indicare i soli investimenti realizzati nel 2023 e il corrispondente credito d’imposta. In tale comunicazione, nel campo “Data inizio investimento” del rigo A2 va indicata la medesima data riportata nel predetto campo della comunicazione inviata nel 2022 mentre nel campo “Data fine investimento” va indicata la data (ricompresa nell’anno 2023) in cui si conclude il progetto di investimento.
FAQ del 6 luglio 2023 – Investimenti realizzati nel 2023 – Indicazione “Data inizio dell’investimento”
D: In relazione al nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (mod. CIM23) approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 1° giugno 2023, utilizzabile per le acquisizioni di beni agevolabili effettuate dal 1° gennaio 2023, si chiede di chiarire se per gli investimenti realizzati nel 2023 è possibile indicare una “data di inizio investimento” (ossia la data del primo impegno giuridicamente vincolante) antecedente al 1° gennaio 2023 (da riportare nel quadro A, sezione II, rigo A2, colonna 6 del modello).
R: Per le acquisizioni di beni agevolabili effettuate dal 1° gennaio 2023, nella colonna 6 del rigo A2 del quadro A del nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (mod. CIM23) va indicata la data iniziale del progetto di investimento (ossia la data del primo impegno giuridicamente vincolante) anche se anteriore al 1° gennaio 2023.
Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN