Se sei un Commercialista o Consulente del lavoro devi sapere che ci sono diverse ragioni per cui è necessario stipulare una polizza RC professionale. Chiariamo quali sono.
Prima di tutto la polizza RC professionale è obbligatoria. Infatti, per i Commercialisti, a partire dal 15 agosto 2013, secondo quanto è stato sancito dal DL 138/2011, art. 3, comma 5, lett. E (per i CDL dal 13 agosto 2013, secondo il D.P.R. 137/2012 del 7 agosto 2012) è stato indetto l’obbligo per il Professionista, a tutela del cliente, di “stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale”. Inoltre si prevede che “al momento dell’assunzione dell’incarico il Professionista renda noto al proprio cliente gli estremi della polizza professionale stipulata e relativo massimale assicurativo e ogni variazione successiva”.
Un’altra ragione per la quale è necessario stipulare la polizza RC professionale è legata all’apposizione del visto di conformità. Infatti, per abilitarsi al rilascio del visto di conformità, il professionista è tenuto a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile con un apposito massimale di 3.000.000 €.
In questo caso ci sono due possibilità per adempiere a tale obbligo:
- stipulare una polizza RC professionale con l’estensione che prevede espressamente la copertura per il rilascio del visto leggero;
- stipulare un’apposita polizza dedicata solamente all’apposizione del visto leggero.
Per iscriversi all’Elenco informatizzato dei soggetti legittimati al rilascio del visto di conformità, o per mantenerne i requisiti, sarà necessario inviare alla propria Direzione Regionale Entrate la polizza (con set informativo) e la relativa quietanza; questo adempimento andrà fatto ogni anno fino a quando si avrà la necessità dell’iscrizione.
Un altro caso in cui viene richiesta la polizza con una particolare estensione è quando si vuole attivare un tirocinio. A livello burocratico, infatti, tra tutti i requisiti rientra anche la presenza di una copertura che vada a tutelare il tirocinante. In questo caso la compagnia si obbliga alla tutela patrimoniale dell’assicurato per quanto questi sia tenuto a pagare a titolo di risarcimento, in quanto ritenuto civilmente responsabile, per danni involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di fatti accidentali occorsi durante lo svolgimento della propria attività professionale.
Questa apposita copertura si chiama R.C.O (Responsabilità Civile Operai prestatori di lavoro); tale estensione non è presente in tutte le polizze professionali e, qualora non sia presente, sarà necessario stipulare una polizza che preveda tale estensione.
Infine, è importante ricordare che assicurarsi non vuol dire semplicemente sottoscrivere un contratto, ma rispondere a esigenze di prevenzione da eventi che potrebbero risultare dannosi per l’economia del professionista. Ecco perché non è sufficiente assolvere agli obblighi di legge, ma è necessario investire per garantirsi un futuro sereno.
L’inasprimento delle normative e la loro continua evoluzione rende le professioni di Commercialista e Consulente del lavoro sempre più complesse; pertanto, la stipula della polizza deve essere vista in una duplice ottica: quella di garantire la soddisfazione degli obblighi di legge e quella di mettere al riparo il professionista da eventuali danni economici che potrebbero rivelarsi di entità anche molto onerose.
Luca Vallavanti – Centro Studi CGN