La Legge delega di riforma fiscale (Legge n. 111/2023) introduce un’importante novità in materia di IVA sulle fatture a cavallo d’anno. Le aziende che riceveranno nel mese di gennaio 2025 fatture datate dicembre 2024 potranno portare in detrazione l’imposta anticipatamente rispetto al mese di ricevimento della fattura.
L’art. 1 del Dpr 100/98 dispone che il diritto alla detrazione IVA “possa essere esercitato nella liquidazione periodica in relazione ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fatta eccezione per le fatture relative ad operazioni effettuate nell’anno precedente”.
Pertanto, allo stato attuale, una fattura datata 28 ottobre 2023, ricevuta il 4 novembre 2023 da un soggetto passivo IVA mensile, può essere inserita nella liquidazione IVA del mese di ottobre, a condizione che il documento sia annotato nel registro acquisti entro il 15 novembre. Una fattura datata 27 dicembre 2023, ricevuta il 4 gennaio 2024, non può essere inserita nella liquidazione IVA del mese di dicembre ma potrà essere portata in detrazione direttamente nel mese di gennaio 2024.
L’impostazione della norma è da anni oggetto di dibattito tra gli operatori del settore, perché determina un palese svantaggio per le aziende che devono contabilizzare documenti con data di dicembre ma che, per motivi tecnici riconducibili allo Sistema di Interscambio, li ricevono nel mese di gennaio dell’anno successivo.
L’art. 7, co.1, lett.d), n. 3 della Legge n. 111/2023 corregge il tiro ed elimina quello che viene definito da tanti come un grosso “pregiudizio finanziario”. Infatti dispone che “in relazione ai beni e servizi acquistati o importati per i quali l’esigibilità dell’imposta si verifica nell’anno precedente a quello di ricezione della fattura, il diritto alla detrazione può essere esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui la fattura è ricevuta”.
Sarà infatti consentito di esercitare il diritto alla detrazione IVA nella liquidazione periodica di dicembre 2024 anche per le fatture che riportano la data di detto mese ma che sono ricevute dal committente nel mese di gennaio 2025.
Ma attenzione: nonostante la nuova disposizione sia stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, per poter essere pienamente operativa è necessario che il Governo emani un apposito decreto attuativo.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN