È oramai vicina la scadenza del 30 novembre, che tra i tanti adempimenti ci porta al rash finale delle dichiarazioni reddituali Modello Redditi e al versamento del secondo acconto, quest’ultimo con qualche novità in più.
Il 30 novembre prossimo scade il termine di presentazione dei Modelli Redditi.
Il Modello Redditi 2023 va presentato esclusivamente per via telematica direttamente, ovvero tramite un intermediario abilitato.
Le società di capitali possono inviare la dichiarazione tramite società appartenenti al gruppo mentre le Amministrazioni pubbliche possono utilizzare altri soggetti incaricati.
Per i contribuenti italiani residenti all’estero, se non intendono trasmettere telematicamente la dichiarazione, resta ferma la possibilità di spedirla (sempreché i suddetti contribuenti non siano titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo), con raccomandata o altro mezzo equivalente, dal quale risulti con certezza la data di spedizione, al consueto indirizzo del Centro Operativo di Venezia e precisamente, via Giuseppe De Marchi n. 16, 30175 Marghera (VE).
Le stesse regole e scadenze valgono per la dichiarazione IRAP.
Sempre il 30 novembre è in scadenza anche il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi 2023.
L’acconto di IRPEF, IRAP, IRES e delle imposte sostitutive deve essere corrisposto se l’imposta dichiarata nell’anno, riferita quindi all’anno di imposta 2022, è superiore a 51,65 euro di importo, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute e eccedenze.
L’acconto è pari al 100 per cento dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, secondo le seguenti regole:
- in un’unica soluzione entro il 30 novembre se è di importo inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se pari o superiore a 257,52 euro; la prima entro il 30 giugno – salvo proroga – insieme al saldo, la seconda entro il 30 novembre.
A differenza del primo acconto, in linea generale l’imposta non si poteva rateizzare e doveva essere corrisposta in un’unica soluzione.
Tuttavia, come previsto dal DL 145/2023, la scadenza del 30 novembre 2023 slitta al 16 gennaio 2024 (con esclusione dei contributi) per le persone fisiche con partita Iva con fatturato fino a 170.000 euro.
Nel caso della scelta della rateizzazione, le imposte si potranno versare in cinque rate, da gennaio a maggio.
La prima scadenza è fissata al 16 gennaio e le rate successive dovranno essere corrisposte entro il 16 dei mesi successivi, fino a maggio.
Scadono inoltre il 30 novembre anche:
- la comunicazione alle Entrate per la cessione del credito versando la c.d. remissione in bonis
- l’invio della LIPE terzo trimestre
Rita Martin – Centro Studi CGN