Energia per lo Studio professionale: l’autoproduzione come scelta strategica

Pur non essendo uno dei temi più rilevanti nell’organizzazione di uno studio professionale, il consumo di energia elettrica può rappresentare un ambito interessante di efficientamento dei costi e un’opportunità di riduzione degli impatti ambientali generati dall’attività in esso svolta.

Autoproduzione di energia come occasione di risparmio

Uno studio professionale spesso non considera l’opportunità di installare un proprio impianto fotovoltaico in quanto il consumo di energia non rappresenta un centro di costo tra i più significativi, oppure perché non ha la disponibilità di un tetto esclusivamente proprio, trovandosi all’interno di condomini o in locali presi in affitto.

Tuttavia, l’autoproduzione di energia per lo studio professionale è ormai l’unica soluzione per ridurre l’esposizione agli andamenti anomali dei prezzi energetici.
Inoltre, lo studio consuma la quota principale della propria energia proprio nelle ore diurne, dove il fotovoltaico produce maggiormente.

Considerando un consumo medio annuo pari a 15.000 kWh, di cui circa il 60% in ore diurne, l’installazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 6 kWp (che occuperebbe una falda di copertura di circa 30 mq) genererebbe una riduzione dei costi di circa il 20%.

Oltre a questo, in anni particolarmente difficili come il 2022, in cui il prezzo della bolletta è aumentato di circa 2,5 volte, rappresenterebbe un’importante forma di copertura dal rischio di un significativo aumento dei costi energetici.

Fotovoltaico a distanza: una soluzione per chi non ha un tetto

Purtroppo però, come affermato in precedenza, non tutti gli studi hanno la possibilità o la volontà di impegnarsi nell’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia dello studio professionale. Le incombenze tecniche che richiede, i rischi che comporta e i tempi di ammortamento del costo di realizzo spesse volte scoraggiano. Per non parlare di chi non possiede un tetto su cui installarlo.

Perciò, dai primi anni 2000, sono nate nel nostro paese esperienze di cooperative energetiche che permettono anche a chi non può o non vuole installare un proprio impianto, di autoprodursi l’energia “a distanza”.
Ciò è possibile attraverso la promozione di raccolte di capitale diffuse (a cui ciascuno può partecipare) e che vengono poi destinate alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici condivisi.

Questi asset di produzione, gestiti dalle cooperative stesse – non comportando alcuna incombenza sui soci – generano valore economico grazie all’immissione in rete di rilevanti volumi di energia. Il valore generato, al netto dei costi di gestione degli impianti e della società, viene redistribuito ai soci sotto forma di riduzione del costo della bolletta. Tale riduzione può avvenire attraverso forme tipiche del modello mutualistico e attraverso l’accesso da parte dei soci a condizioni tariffarie particolarmente vantaggiose.

Un esempio concreto

Un esempio di queste esperienze è WeForGreen Sharing, cooperativa nata a Verona alla quale anche Servizi CGN Società Benefit partecipa come socia.
Uno studio, con le medesime caratteristiche di consumo descritte sopra, che abbia acquistato quote dei progetti di condivisione energetica targati WeForGreen, per un valore pari a 10.000 €, riceve un ritorno medio annuo dalla Cooperativa pari a circa 700 €, oltre ad avere accesso a prezzi dell’energia che gli garantiscano un risparmio rispetto ai principali fornitori di mercato di circa altri 200 € ogni anno.
Questi benefici generano allo studio una riduzione di circa il 25% del costo energetico, senza generare alcun onere gestionale sull’impianto.

L’autoproduzione come scelta di sostenibilità

In entrambi i casi, sia con un proprio impianto fotovoltaico sia aderendo ad un progetto di autoproduzione condivisa, si riesce ad abbattere in maniera significativa il proprio impatto ambientale. E scegliendo anche una fornitura elettrica totalmente da fonte rinnovabile, anche uno Studio potrebbe annullare le emissioni di CO2 necessarie per la propria attività, perlomeno quelle riferite ai consumi energetici.

Riccardo Tessari, Vice Presidente Cooperativa energetica WeForGreen