L’indicazione è emersa dal Convegno “Le società di persone: prospettive di riforma per trasparenza e finanziabilità” organizzato il 13.2.2024 dal CNDCEC.
Con il comunicato stampa del 13.2.2024 il CNDCEC ha evidenziato l’analisi emersa dal Convegno svoltosi lo stesso giorno, al quale hanno preso parte studiosi della materia e il Presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Giulio Biino.
Nonostante negli ultimi dieci anni la tipologia delle società di persone sia diminuita in misura maggiore del 20%, si contano ancora circa 700mila società di persone attive, che rappresentano l’11% degli addetti totali occupati nelle imprese italiane.
Una presenza quindi importante che però abbisogna di interventi di modifiche per conformarsi alle esigenze richieste dall’intervenuto sviluppo del contesto economico-finanziario in cui esse operano.
Si pensi per es. alle difficoltà incontrate da una società di persone in tema di compliance con le disposizioni dettate anche in tema di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, dal Codice della Crisi D. Lgs. n. 14/2019.
Un’altra esigenza di riforma riguarda la trasparenza delle informazioni anche contabili, e forme di rendicontazione che seppur semplificata, siano utili a rispondere alle esigenze degli intermediari finanziari in tema di compliance con le richieste delle direttive EBA emanate in tema di vigilanza , per l’accesso delle imprese ai finanziamenti bancari.
Ancora, va affrontata una diffusa errata convinzione che l’impianto contabile ordinario non sia necessario per i soggetti società di persone, e che, per “essere in regola”, basti la tenuta di una contabilità che soddisfi unicamente le esigenze di natura fiscale.
Pertanto, a seguito di ulteriori considerazioni d’intervento sul modello organizzativo anche per gli aspetti delle regole di funzionamento societario interno alla compagine proprietaria, il Vicepresidente del CNDCEC Michele de Tavonatti, ha annunciato la volontà della categoria di lavorare ad una proposta organica di riforma delle società di persone per la quale “sarà importante il confronto e la condivisione di idee con diversi stakeholder quali imprese, banche e altri Ordini professionali”.
Giuseppina Spanò – Centro Studi CGN