Entro fine maggio la quarta rata della rottamazione quater

In questi giorni, numerosi contribuenti italiani stanno ricevendo un importante promemoria dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. L’avviso riguarda l’imminente scadenza, fissata per il prossimo 31 maggio 2024, della quarta rata della rottamazione quater. Chi sono i contribuenti interessati? E come adempiere al pagamento della quarta rata?

Il messaggio dell’Agenzia delle Entrate ricorda che il 31 maggio 2024 scade il pagamento della quarta rata del piano di definizione agevolata di cui all’articolo 1 commi 231-252 della Legge n. 197/2022, cosiddetta Rottamazione-quater.

Nel caso in cui non si riesca ad effettuare il pagamento entro la scadenza del 31 maggio 2024, l’Agenzia delle Entrate ricorda che saranno considerati tempestivi anche i versamenti effettuati entro cinque giorni successivi alla data di scadenza, pertanto i pagamenti effettuati entro il 5 giugno 2024 saranno considerati tempestivi ed in regola con il piano.

Come prevede la norma (legge n. 197/2022 e s.m.i), in caso di mancato o tardivo pagamento di una delle rate del piano di rateazione, si perdono i benefici della definizione agevolata.

Il messaggio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ricorda anche che per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, indicati dall’allegato n. 1 del Decreto Alluvione (decreto legge n. 61 del 2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 100 del 2023), alla data del 31 maggio 2024 è, invece, in scadenza la terza rata del loro piano di definizione agevolata. I versamenti effettuati entro il 5 giugno 2024 saranno considerati tempestivi anche in questo caso.

Chi sono i contribuenti interessati alla scadenza del 31 maggio 2024?

La scadenza del 31 maggio 2024 interessa tutti quei contribuenti che sono stati ammessi al piano di definizione agevolata in questione, e che non sono decaduti per mancato pagamento delle rate precedenti.

Chi è in regola con tutti i precedenti pagamenti, può quindi entro la scadenza del 31 maggio 2024, procedere al pagamento della quarta rata dei debiti inclusi nel piano di definizione agevolata.

Ricordiamo che secondo quanto stabilito dalle norme, i versamenti con scadenza il 31 ottobre 2023 (prima o unica rata) e il 30 novembre 2023 (seconda rata), che già erano slittati alla data del 18 dicembre 2023 a seguito della Legge n. 191/2023, si consideravano tempestivi se effettuati entro il 15 marzo 2024.

Sempre entro la data del 15 marzo 2024 era anche possibile pagare la terza rata in scadenza lo scorso 28 febbraio 2024. Ovviamente anche per la scadenza del termine del 15 marzo erano previsti i 5 giorni di tolleranza, e quindi il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 20 marzo.

Come pagare le somme dovute per la quarta rata?

Per il pagamento delle somme dovute per la quarta rata della rottamazione quater, è possibile utilizzare uno dei seguenti canali di pagamento: sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, App EquiClick, moduli di pagamento utilizzabili tramite sportelli bancari, uffici postali, home banking, ricevitorie e tabaccai, sportelli bancomat ATM che aderiscono al servizio CBILL, Postamat, sportelli dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (tramite appuntamento).

Il pagamento delle rate successive alla quarta rata, dovrà essere effettuato entro il 31 luglio 2024 (quinta rata) e poi ancora il 30 novembre 2024 (sesta rata), e così di seguito, secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.

In conclusione, è fondamentale sottolineare l’importanza di non dimenticare la scadenza del 31 maggio per il pagamento della quarta rata della rottamazione quater, che rappresenta per tantissimi contribuenti l’occasione di risolvere definitivamente le pendenze fiscali oggetto di definizione agevolata. Mancare questa data, comporta la perdita dell’opportunità di beneficiare delle condizioni vantaggiose offerte dalla definizione agevolata.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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