L’eccesso di adempimenti e sanzioni scoraggia l’affitto breve dei “locatori fai da te”

Il prossimo 2 novembre tutti i proprietari di casa che intendono affittare con locazioni brevi o turistiche i propri immobili, dovranno ottenere ed esporre, sia sulla propria abitazione che sugli annunci online, il proprio CIN.
Il suddetto codice, il cui acronimo sta per Codice Identificativo Nazionale, andrà assegnato a tutte le strutture destinate all’uso turistico, tra cui appartamenti per affitti brevi, hotel e altre strutture extralberghiere come B&B, ostelli, agriturismi e affittacamere. Questo codice viene fornito dal Ministero del Turismo su richiesta del proprietario dell’immobile, tramite autenticazione mediante spid.

Possiamo affermare che la corsa alle richieste sul portale del Turismo sia già entrata nel vivo ed abbia già fatto registrare i primi intoppi: non sarà possibile effettuare richiesta del CIN se prima non si sarà in possesso del codice previsto dalle leggi regionali in materia, rilasciato a fronte di regolamenti che risultano profondamente differenti da regione a regione.

Alla richiesta del codice CIN andranno ad aggiungersi altri 3 adempimenti che graveranno su coloro che intenderanno procedere con le locazioni turistiche, siano esse imprenditoriali o private, sarà infatti necessario allinearsi ai dettati del comma 7 dell’articolo 13-ter  del D.L. 145/2023, ovvero con:

  • Installazione dei rilevatori antincendio e degli estintori a norma di legge;
  • Rilevatori di gas combustibili e del monossido di carbonio;
  • Stipula di apposite polizze di responsabilità civile a favore degli ospiti, per la copertura dei danni provocati a terzi durante il soggiorno;

Per quanto riguarda gli estintori, questi andranno sempre installati in maniera visibile nelle zone di accesso o di maggior pericolo, rispettando il rapporto di una installazione ogni 200mq di pavimento ed prescindere dalla metratura, uno in ogni piano.

Aspetto non trascurabile è il fatto che le nuove prescrizioni, troveranno anche un ben definito (e salato…) tariffario sanzionatorio che potremmo riassumere come segue:

  • Mancata richiesta del CIN: da 800 a 8.000 euro
  • Mancata esposizione del CIN: da 500 a 5.000 euro
  • Svolgimento locazione turistica in forma imprenditoriale senza preventiva presentazione della SCIA: da 2.000 a 10.000 euro
  • Assenza dell’installazione degli estintori: da 600 a 6.000 €

L’attività di controllo del rispetto delle nuove regole sarà affidati ai COMUNI ai quali andranno anche i proventi delle relative sanzioni comminate.

E’ innegabile che, quello che fino a questo momento avremmo potuto definire come “locatore fai-da-te” , sarà chiamato ad importanti adeguamenti burocratici e strutturali che potrebbero minare, alle volte, il proseguo di un’attività marginale o occasionale.

 

Andrea Spano – Centro Studi CGN