Il 24 luglio scorso è entrato in vigore quanto previsto dall’art.15 c.2 della Legge 96/2012 in merito alla deducibilità relativa alle erogazioni liberali effettuate nei confronti delle Onlus.
Come si sa, l’art.15 del TUIR, c.1 lett. i-bis) prevede la possibilità per i contribuenti di detrarre dall’imposta dovuta il 19% delle erogazioni liberali effettuate nei confronti di Onlus, fino ad un massimo di Euro 2.066,00. La detrazione è, inoltre, consentita solo nel caso in cui i versamenti siano effettuati con bonifici bancari e/o postali, carte di credito o prepagate e assegni bancari o circolari.
In virtù di quanto predisposto dall’art.15 c. 2 della Legge 96/2012, tale detrazione passa, per l’anno 2013 al 24%, con un massimo di Euro 2.065,00 e per l’anno 2014 al 26%, sempre fino ad un massimo di Euro 2.065,00.
Nello specifico all’art. 15 si legge: “Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 24 per cento, per l’anno 2013, e al 26 per cento, a decorrere dall’anno 2014, per le erogazioni liberali in denaro, per importo non superiore a 2.065 euro annui, a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).”
La detrazione sarà comunque accordata ai soggetti che effettuano il versamento tramite banca o ufficio postale, ovvero nei modi stabiliti dall’art.23 del D.Lgs. n. 241/1997 in modo da consentire all’Amministrazione finanziaria di effettuare i dovuti controlli.
Questo per le persone fisiche e le società di persone.
Per gli Enti non commerciali, invece, a partire dal 1 gennaio 2013 non sarà più possibile usufruire della detrazione sull’IRES; questo proprio a causa dell’abrogazione della lettera i-bis dell’art.15 del TUIR a seguito dell’entrata in vigore della Legge 96/2012.
Per le società di capitali, le cooperative, i consorzi e gli enti commerciali pubblici o privati, cioè per i soggetti che scontano l’IRES, la deduzione dal reddito imponibile rimane uguale a quanto stabilito dall’art.100 c.2 lett. h) e d) del TUIR. Per questi soggetti, infatti, la deduzione è pari all’importo maggiore tra Euro 2.066,00 ed il 2% del reddito d’impresa dichiarato.
Autore: Rita Martin – Centro Studi CGN