Il governo Monti si è prefissato, fin da subito, di snellire la burocrazia, di adottare nuove misure tecnologiche e di combattere l’evasione. Ecco qui di seguito una sintetica panoramica delle misure adottate.
Con l’ultimo Decreto Sviluppo, varato il 4 ottobre corso e contenente “Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese”, sono previste, tra le altre, le seguenti innovazioni:
- Artt.1-4, carta d’identità elettronica: sarà l’unico documento elettronico che sostituirà carta di identità, tessera sanitaria e codice fiscale e che faciliterà l’accesso ai servizi on-line della Pubblica Amministrazione. La carta sarà l’unico riferimento di riconoscimento del cittadino da parte dello Stato.
- Art.5, posta elettronica certificata per i rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione: dal 1° gennaio 2013 Pubblica Amministrazione e cittadino dovranno comunicare esclusivamente per via telematica. Sono previste sanzioni disciplinari per i dirigenti pubblici inadempienti. La posta elettronica certificata costituirà, inoltre, il “domicilio digitale” del cittadino.
- Art.11, libri scolatici digitali: già dal prossimo anno scolastico dovranno essere adottati libri di testo in versione esclusivamente digitale o in abbinamento alla versione cartacea. Inoltre, già da quest’anno scolastico, in territori isolati, dove è presente un numero di alunni insufficiente per la formazione di classi, sarà possibile istituire centri scolastici digitali, tramite apposite convenzioni con il ministero della Pubblica Istruzione, per il collegamento in remoto degli studenti.
- Artt.12-13, fascicolo sanitario digitale: conterrà l’intera storia clinica e socio-sanitaria personale del cittadino. Strutture sanitarie pubbliche e private dovranno conservare le cartelle cliniche solo in forma digitale. Anche le ricette mediche saranno digitalizzate.
- Art.15, moneta elettronica: sarà obbligatoriamente in vigore dal 1° gennaio 2014 per commercianti e professionisti. Devono essere ancora fissati gli importi minimi, le modalità e i termini.
Pubbliche Amministrazioni e operatori che erogano servizi pubblici dovranno adottare immediatamente tale tipologia di pagamento, indipendentemente dall’importo della singola operazione.
Quest’ultima novità costituisce il prosieguo alla lotta all’evasione, già iniziato nella manovra Salva Italia, che aveva fissato il tetto massimo per il pagamento in contanti a Euro 1.000,00. Non è ancora stabilito – si attendono appositi Decreti applicativi – se l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti con moneta elettronica (bancomat, carta di credito, carta prepagata) si riferisca a qualsiasi importo o se sarà fissata una soglia minima.
In un primo momento, l’obbligo era previsto già dal 1 gennaio 2013 ed era stata fissata una soglia minima di acquisto pari a Euro 50,00. Successivamente, probabilmente per facilitare l’adeguamento e i costi che molti avrebbero dovuto sostenere, è stato deciso il rinvio di un anno, senza specificare una soglia minima.
A spesometro, controlli bancari e soglia minima di pagamento in contanti, quindi, si aggiunge questa nuova direttiva, con lo scopo comune di combattere l’evasione fiscale.
Prepariamoci: è probabile che la mattina dovremo acquistare giornale e caffè con il bancomat!
Rita Martin – Centro Studi CGN