Non ci posso proprio credere, ma dopo la direttiva 45 del 2010 mi sono ritrovato a rimpiangere per un attimo la rassicurante fattura dei tempi andati, quella che i miei clienti non trovavano mai alla scadenza della dichiarazione, perché “smarrita”… e poi miracolosamente ritrovata.
E ora, eccola qua la nuova fattura elettronica, che costringerà tutti noi commercialisti, pena la “squalifica”, a imparare velocemente le “news” apportate al DPR 633/1972 e al D.L. 331/1993, vale a dire la novella sulle modalità di emissione delle fatture per le operazioni interne, per le operazioni comunitarie e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di operatori esteri oppure ricevute da operatori esteri.
Il fulcro della direttiva 45 in forza della quale abbiamo modificato le norme citate ruota sicuramente intorno a lei, alla nuova fattura e quindi l’incipit della nostra analisi non può che essere l’articolo 21 del DPR 633/73, che è stato integralmente riformulato nei primi commi (segnatamente dal I al VI) e al quale sono state aggiunte due nuove disposizioni, il comma 6-bis e 6-ter.
Per prima cosa è opportuno riassumere quello che gia sappiamo, vale a dire la norma non modificata, per soffermarci poi più compiutamente sulle novità.
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Roberto Bianchi – Centro Studi CGN