L’obbligo di registrazione del contratto non sussiste nel caso dei contratti abitativi di carattere transitorio, ossia locazioni che non superano i 30 gg. nell’arco dell’anno solare. Come determinare dunque la durata del contratto?
Come anticipato, per i contratti di locazione transitori – per questa tipologia di contratti e solo per questa – il locatore potrà optare per la cedolare secca direttamente nella dichiarazione reddituale che presenta per l’anno d’imposta nel quale è prodotto il reddito.
Tali contratti, tuttavia, in caso d’uso o di registrazione volontaria possono essere regolarmente registrati; in questo caso, la scelta va operata in sede di registrazione.
Per determinare la durata del contratto si dovrà tener conto di tutti i rapporti di locazione intercorsi nell’anno con il medesimo conduttore.
Esempio 1
Paolo Verdi stipula un contratto abitativo di carattere transitorio con Mario Carli per i periodi:
– 15 dicembre 2011 – 6 gennaio 2012
– 1 luglio 2012 – 20 luglio 2012
Poiché la durata complessiva nell’anno d’imposta non supera i 30 gg. (6 giorni di gennaio + 20 giorni di luglio), il contratto non è soggetto a registrazione.
Esempio 2
Paolo Verdi stipula un contratto abitativo di carattere transitorio con Mario Carli per i periodi:
– 15 dicembre 2011 – 15 gennaio 2012
– 1 luglio 2012 – 31 luglio 2012
Poiché la durata complessiva nell’anno d’imposta supera i 30 gg. (15 giorni di gennaio + 31 giorni di luglio), il contratto è soggetto a registrazione.
Esempio 3
Paolo Verdi stipula un contratto abitativo di carattere transitorio per i periodi:
– 15 dicembre 2011 – 6 gennaio 2012 con Mario Carli
– 10 luglio 2012 – 31 luglio 2012 con Sandro Verdi
Poiché la durata complessiva nell’anno d’imposta in riferimento ai due conduttori non supera i 30 gg. (22 giorni con Mario Carli e 21 giorni con Sandro Verdi), i contratto non sono soggetti a registrazione.